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Da Povegliano canta di anoressia e bullismo ai giovani

Pubblicato il 28 Novembre 2020

Si chiama “Ridono” il nuovo lavoro di Emanuele Conte, giovane cantautore di Povegliano conosciuto per aver cantato davanti al Papa.

Un brano che nasce in occasione di un progetto di approfondimento sul cyber-bullismo organizzato nel 2019 dal Comitato Genitori del Liceo Duca degli Abruzzi di Treviso e dalla volontà di sensibilizzazione, in particolar modo gli adolescenti, alle patologie legate ai disturbi alimentari, come l’anoressia.

“E’ una canzone che invita a riflettere, a superare le insicurezze personali e a circondarci delle persone giuste, che ci vogliono bene per quello che siamo- continua Emanuele Conte- È un inno alla rinascita interiore, un viaggio alla scoperta di sé stessi, che, una volta compiuto, libera dalla paura di voltarsi indietro, rinunciando ai falsi rapporti e al peso dei giudizi altrui”. “Ridono”, disponibile su tutti i digital stores, racconta la storia di Massimo e Jessica, due giovani qualunque che si sentono soffocati da uno stereotipo di bellezza che non lascia spazio all’originalità. Due giovani trevigiani che hanno accettato di raccontarsi attraverso la musica di Emanuele Conte. “Jessica” nel video è interpretata da Anna Berti, una ragazza di Mogliano Veneto che sta combattendo proprio contro questa problematica e che ha deciso di uscire allo scoperto per lanciare un messaggio di sensibilizzazione dimostrando, attraverso la sua testimonianza, una forte positività verso il futuro.

“Ancora oggi esiste una sorta di tabù attorno a tutto ciò che riguarda i disturbi alimentari; sinceramente non so il perché ma questo ‘non dire’ c’è, ed è pure ben radicato. Forse è proprio qui il motivo che mi ha spinta ad accettare di prendere parte al video di Emanuele -racconta Anna Berti di Mogliano Veneto- Volevo avere la possibilità di raccontare la mia storia, di provare a me stessa e agli altri che non c’è motivo di vergognarsi a parlare di questa malattia. “Malattia”, sì, ancora adesso, dopo tanti anni, mi fa un po’ strano chiamarla così ma darle il giusto nome è il primo passo per superare la vergogna che spesso accompagna coloro che ne soffrono. E per dare il buon esempio comincio subito: …‘cara’ anoressia, oggi ti voglio chiamare per la prima volta con ciò che sei veramente stata: la mia peggiore malattia”.

Francesco Califano di Treviso nel video di “Ridono” interpreta “Massimo”, vittima inerme di una violenza non solo fisica, ma anche verbale, dei compagni di scuola che lo deridono per il suo aspetto fisico. Un tema, quello del cyber bullismo che è stato al centro di due giornate di approfondimento promosse dal liceo “Duca degli Abruzzi” di Treviso e alle quali Emanuele, come ex studente, è stato inviato come cantautore. “Dovevo parlare ai giovani delle “prigioni” in cui i ragazzi si trovano a loro insaputa quando navigano nel web. Ho voluto farlo nel modo più normale per me: attraverso la musica. Ed è nata “Ridono” commenta Emanuele. Il Liceo trevigiano, per dibattere su tematiche sociali, da parecchi anni organizza iniziative che vedono coinvolti studenti e genitori.

“Il 7 e 8 febbraio dello scorso anno abbiamo invitato Emanuele perché la sua sensibilità e il suo modo di “parlare” ai coetanei è più diretto ed incisivo. Il suo intervento sul palco dell’aula magna della scuola ha riscosso un successo che non immaginavamo e soprattutto ha provocato una attenta riflessione sia nei giovani che negli adulti – commenta la professoressa Maria Antonia Piva dirigente del “Duca degli Abruzzi”. Oggi il Liceo sposa con entusiasmo l’eco che continua a sostenere la canzone di Emanuele e il suo progetto che fonde musica e valori e il protagonismo positivo dei ragazzi” conclude la preside.

Emanuele, ancora una volta ha voluto dare lustro alla sua terra, ai luoghi che hanno caratterizzato la sua infanzia. Per questo, “Ridono” è stato girato integralmente nei nostri territori veneti. Un brano che è frutto di un lavoro d’equipe capitanato da Marco Da Re, giovane ma già conosciuto regista trevigiano. Tra gli altri protagonisti del video anche Emanuele Misuraca, volto noto per aver partecipato alla serie tv Rai “La compagnia del Cigno”. La tematica sociale è inoltre stata apprezzata nel concorso “Premio Musica contro le mafie” promosso dall’omonima associazione, facente parte della rete di Libera (associazioni, nomi e numeri contro le mafie). La canzone è stata scelta tra più di 700 in Italia come uno dei dieci pezzi finalisti dell’undicesima edizione. “