Anche quest’anno tanti bambini pontini si sono rivolti agli sportelli degli 87 uffici postali provinciali, ai portalettere oppure hanno utilizzato le cassette di impostazione per spedire le loro letterine indirizzate a Babbo Natale.
È la guerra il tema più ricorrente nelle missive, che oltre alle classiche liste dei regali contengono anche richieste rivolte ai bimbi meno fortunati. “Per questo Natale vorrei che portassi pace e serenità a tutti i bimbi che vivono in zone di guerra”, scrive Giorgia da Formia, che per lei vorrebbe “Barbie ricci perfetti”. Anche Giulia da Ponza ha un pensiero per suoi coetanei e chiede “cibo e vestiti per i bambini che non ne hanno” e per lei chiede “una casa di Barbie, una qualsiasi scegli tu”. Rebecca da Lenola invece chiede “Quest’anno non voglio regali. Una cosa però vorrei sapere…E ‘ da tanto tempo che volevo farti una domanda. Ma tu esisti davvero? Io non ti ho mai visto perché sono una dormigliona e mi piacerebbe invece conoscerti! Qual è il tuo vero nome? I miei compagni di scuola dicono che tu non esisti ma loro sono brutti e cattivi e forse invidiosi, perché io ricevo sempre tanti regali! quanti anni hai? Non sei un po’ stanco dopo tanti e tanti anni di lavoro faticoso? E come mai se fatichi così tanto hai sempre quella panciona enorme? Rispondimi ti prego!”
Gabriele scrive da Terracina “Caro Babbo Natale, porta un nuovo lavoro al mio papà così non si stanca più tanto e non si lamenta e poi anche la pace nel mondo. Se puoi fai scendere anche la neve che mi piace tanto e qui non cade mai! Ti voglio bene Babbo Natale mi raccomando aspettami e non te ne andare senza prima salutarmi!”.
“Daniele, da San Felice Circeo, scrive: “Per questo Natale di volevo qualsiasi cosa vada bene a te. Porta tanta serenità e pace nel mondo”. Da Gaeta arriva anche la lettera di Elisa: “Caro Babbo Natale, sono una bambina un po’ birichina ma ti prometto che mi impegnerò a fare di più la brava. Con questa promessa ti chiedo, se puoi, di portarmi la Scuola di Teatro della Lego”.
Moltissime, anche quest’anno, pure le missive rinvenute nelle cassette di impostazione oppure quelle consegnate direttamente nelle mani dei portalettere. E in altri casi, come nell’ufficio postale di Via Piazzale dei Bonificatori, a Latina Centro, sono state allestite delle cassette postali “a tema”. “Una tradizione, quella delle letterine a Babbo Natale – commenta Fabio Avella, responsabile provinciale della filiale di Latina – che si rinnova ogni anno in tutta la provincia, con i piccoli che affidano a Poste Italiane desideri e speranze da recapitare al loro personaggio immaginario e che come ogni anno, “tempestano” di domande i colleghi dell’ufficio per testare la nostra affidabilità in quanto raccogliamo e facciamo da tramite con Santa Klaus. Chiedono di tutto: se l’indirizzo riportato sulle buste era corretto e se le lettere sarebbero arrivate in tempo, così come i doni richiesti, quali erano le condizioni di salute di Babbo Natale e dei suoi collaboratori, oltre a voler avere i dettagli sull’ufficio postale di Rovaniemi.”
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