Pubblicato il 22 Ottobre 2022
Così David Dei.
Al pari di Massimo Rastelli, l’allenatore che affianca dalla stagione 2011-2012 in qualità di preparatore dei portieri, non attendeva altro che tornare in corsa. Reduce da un anno trascorso ai box dopo l’esonero del tecnico campano dalla panchina del Pordenone, avrebbe ora voluto seguirlo anche ad Avellino.
Proprio al condottiero della promozione in Serie B del 2013 il club irpino ha nuovamente scelto di affidare le proprie sorti per risollevare lo zoppicante avvio di stagione vissuto nel girone C di Serie C sotto la guida di Roberto Taurino.
Questione di “priorità”, come da lui stesso rivelato giovedì su Facebook: “Me lo impone il fatto di dover assistere (come sto facendo oramai da mesi) h24 la mia vecchia cagnolina di quasi 17 anni, che tanto mi ha dato e che adesso ha bisogno di me non essendo più autosufficiente in quasi niente”, ha riferito il 48enne.
Un autentico atto di amore, quello di Dei, verso la sua inseparabile Luna, meticcia di taglia media affetta da patologie renali e le cui zampe posteriori ormai non la reggono più.
“Sono e saranno giorni per me particolarmente difficili, probabilmente i più difficili della mia vita se si escludono i lutti familiari che mi hanno colpito”, ha scritto ancora il preparatore a corredo di un’immagine che lo ritrae proprio insieme alla cagnolina.
A ricoprire l’incarico di preparatore dei portieri all’Avellino sarà dunque ancora Angelo Pagotto, già collaboratore di Taurino.
Dei ha precisato di voler “trovare, ove sia possibile, un’alternativa, per raggiungere il prima possibile il mister e gli altri componenti dello staff”, ma per il momento la situazione gli impone di restare a Soci, la frazione di Bibbiena (Arezzo) in cui risiede, per non lasciare sola la sua migliore amica a quattro zampe.
“Per me rappresenta tanto, tantissimo – racconta Dei –. L’ho adottata nel 2006, nata da pochi giorni: era stata abbandonata insieme al resto della cucciolata davanti al mio veterinario di fiducia. Fino al 2013 ha vissuto insieme a un pastore tedesco, poi mi è stata di fondamentale aiuto per lenire il dolore causato dalla sua morte. Da ormai dieci anni è insomma al centro dell’attenzione, e in particolare negli ultimi tre abbiamo davvero vissuto in simbiosi”.
Poiché ora necessita di costante supporto, trovare una soluzione che consenta al suo affezionato padrone di trasferirsi ad Avellino è tutt’altro che semplice.
“Più che un dog sitter servirebbe un badante – afferma Dei –: la mia compagna fa l’aiuto cuoco e lavora fino a tardi, per cui occorrerebbe individuare qualcuno che resti con Luna tutto il giorno tutti i giorni, sera compresa. Il che è improponibile. Andrebbe quindi trovato un dipendente che sostituisca la mia compagna in cucina, consentendole di stare a casa. In alternativa, premesso che ancora non ci sono le condizioni per un’eventuale soppressione, non mi resta che aspettare il naturale corso delle cose”.
Emblema di pura e disinteressata riconoscenza nei confronti di Luna, il post di Dei ha subito fatto il pieno direazioni (più di 900) e commenti (quasi 200, tutti di grande stima e supporto).
“Onestamente non mi aspettavo tanto clamore – confessa –. Io il post l’ho condiviso solo e soltanto per spiegare il motivo della mia assenza dallo staff ai tanti amici di Avellino che mi hanno scritto nei giorni scorsi, non certo per passare da eroe. Anzi, se nel 2022 consideriamo eroica una scelta del genere, allora significa che nella nostra società c’è qualcosa di profondamente sbagliato. A me infatti è da subito parsa la decisione più logica, anche perché per fortuna me lo posso permettere: tante persone purtroppo devono lavorare per forza, io invece mi considero un privilegiato”.
Tra i tanti messaggi, quello forse più significativo è però giunto dallo stesso Rastelli.
“Quando l’ho informato della mia decisione di non seguirlo ad Avellino mi ha risposto che prima di adottare il suo cane non mi avrebbe capito – rivela Dei –, non ci sarebbe riuscito. Ora invece sì, perciò mi ha garantito che le porte per me saranno sempre aperte. Questo mi ha fatto riflettere: è la prova lampante del fatto che gli animali ci rendono persone migliori. Per questo, quando ce n’è bisogno, essere presenti per loro è davvero il minimo che possiamo fare”.