Pubblicato il 15 Giugno 2020
Ci pensa Aurelio de Laurentiis ad alzare i toni prima dell’attesa finale di Coppa Italia di mercoledì contro la Juventus. Parla di Sarri nell’intervista concessa ad un quotidiano sportivo nazionale. Ed è subito polemica. Ricordi velenosi della rottura con il tecnico toscano:
«Mi fece incazzare con la scusa volgare dei soldi, mi costrinse a cambiare ed aveva ancora due anni di contratto. A febbraio mi invitò a pranzo in Toscana, a due passi da casa sua, organizzò la moglie, non accennò a chiusure, mi portò fino al giorno che precedette l’ultima partita creando incertezze alla società. Tre stagioni indimenticabili? Il deus ex machina, ma anche nel calcio sono necessari un ottimo regista ed un ottimo produttore». Un rapporto tra odio e amore. Con una città sportiva ancora divisa per il “tradimento” e sopratutto per l’approdo dell’ex tecnico sulla panchina della Juventus. E mercoledì prossimo c’è l’ennesimo scontro, a porte chiuse, per l’emergenza coronavirus, per l’aggiudicazione del primo trofeo di una stagione calcistica che passerà alla storia non per ragioni sportive.