Pubblicato il 16 Aprile 2021
Nella sua consueta diretta Facebook del venerdì, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca critica l’operato del Governo sulla questione pandemica.
“Vi faccio vedere questo prospetto, la Campania ha ricevuto un numero vaccini pari al 25 per cento della sua popolazione, siamo l’ultima regione d’Italia, una vergogna. Siamo l’ultima, inoltre, per la distribuzione di Pfizer (16 per cento) e Moderna (1.7 per cento). E’ una vergogna nazionale ed è scandaloso che nè media nè le forze politiche pongano rimedio” – dichiara il Governatore De Luca, che aggiunge – “Il governo non è in grado di dare una linea chiara al Paese. Questione vaccini, come sapete ho parlato di un mercato nero. Quando si è insediato, il commissario Figliuolo ci ha detto che avrebbe voluto seguire una linea chiara, cioè un vaccino per ogni cittadino. Nel corso di questi tre mesi la Regione ha accettato che andassero più vaccini al Nord dove c’era un maggior numero di anziani. Ma con l’intesa che poi ritornassimo al rispetto delle quantità di vaccini distribuite in base alla popolazione. Ma, in violazione di quanto annunciato, il problema si aggrava. Ad oggi la regione è privata di 200mila dosi di vaccino.”
“Rischiamo di far saltare la stagione turistica 2021, di far un favore ad altri paesi – sottolinea il governatore – di gettare nella disperazione gli operatori. Ritengo sia necessario anticipare i tempi per la messa in sicurezza del comparto turistico. Possiamo anche decidere di continuare come stiamo facendo ma poi a fine estate potremo dire che l’operazione è riuscita ma il paziente è morto. A me non pare una linea di ragionevolezza”. Poi afferma che il problema non sono i ristoranti ma la movida.
“Io credo che lo Stato italiano non sia in grado di garantire niente – accusa De Luca – nei tre mesi alle spalle abbiamo avuto un Paese abbandonato a se stesso per la scelta delle mezze misure. Dovremmo procedere con rigore e ragione. Per me possono aprire ristoranti ma dopo mezzanotte non ci deve essere nessuno in mezzo alla strada”.
“Nessuno parla della movida che determina il contagio, il problema vero da affrontare in Zona Arancione – ha dichiarato – La mia idea è consentire l’apertura serale in condizioni protette dei ristoranti ma fino alle 23.30 e dopo mezzanotte nessuno più per strada almeno per altri due mesi. E’ in grado lo Stato di garantire una scelta del genere e il rispetto di questa decisione? Io credo che non sia in grado di garantire niente“.