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Francesca Deidda

Francesca Deidda: il marito fermato per l’omicidio della donna scomparsa

Pubblicato il 8 Luglio 2024

Convalidato il fermo di Igor Sollai, il marito 43enne di Francesca Deidda, 42 anni. E’ accusato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere della moglie, scomparsa a San Sperate, Comune della provincia del Sud Sardegna, nel maggio scorso.

L’uomo, difeso dagli avvocati Laura Pirarba e Carlo Demurtas, ha partecipato in videoconferenza dal carcere all’interrogatorio di convalida e si avvalso della facoltà di non rispondere.

“Abbiamo preso visione degli atti – ha dichiarato all’Ansa l’avvocata Pirarba – abbiamo richiesto l’applicazione di una misura meno gravosa come gli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni valuteremo l’opportunità di richiedere un ulteriore interrogatorio al pm, Marco Cocco, per chiarire le discrasie che ad oggi non tornano”.

Sollai ha solo confermato quanto dichiarato nei mesi scorsi ai carabinieri, poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Si dichiara innocente ed estraneo ai fatti”, chiarisce all’Ansa uno dei due avvocati della difesa, Carlo Demurtas.

Nel suo racconto ai militari dell’Arma, subito dopo la denuncia di scomparsa della moglie che risale a circa due mesi fa, il 43enne, di professione autotrasportatore, aveva attribuito la scomparsa ad un allontanamento volontario: “Voleva un periodo di riflessione”, avrebbe detto per motivare la sparizione.

Non aveva denunciato perché, questa la sua spiegazione, lo aveva già fatto il fratello della donna.
Convocato in caserma, aveva fornito la sua versione dei fatti, ma le sue parole non hanno convinto gli investigatori della Compagnia di Iglesias.

Sono così scattate le ricerche, ma della 42enne nessuna traccia, nemmeno del suo telefono cellulare. E nemmeno il corpo è stato finora trovato.

Secondo i carabinieri, il marito avrebbe utilizzato il “telefono della moglie per sostituirsi a lei e mantenerla in vita agli occhi di amici e parenti, nel tentativo di convincere tutti che la sua sparizione fosse stata volontaria e collegata alla fine della relazione sentimentale”.

Avrebbe anche “scambiato messaggi con amici e parenti della donna, negando loro, con scuse sempre differenti, la possibilità di parlarsi direttamente al telefono”, si legge ancora nella nota dei carabinieri.