Pubblicato il 9 Marzo 2023
Si trova rinchiuso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Molinaro, l’appuntato dei carabinieri che ha ucciso Giovanni Fidaleo e ferito in modo molto grave Miriam Mignano a colpi di pistola martedì pomeriggio a Suio Terme.
L’uomo è stato interrogato a lungo nella caserma dei carabinieri di Capua dove si è consegnato martedì in stato confusionale. Durante l’interrogatorio l’uomo, che era in licenza dal 22 febbraio per grai motivi di salute, ha fornito la sua versione sui tragici fatti accaduti prima all’esterno, quindi dentro l’hotel Nuova Suio.
Molinaro ha risposto alle domande degli inquirenti ammettendo le proprie responsabilità. Ha raccontato di essere arrivato all’hotel a bordo della sua Ford Focus; aveva un appuntamento con Miriam Mignano con la quale avrebbe dovuto chiarire alcune questioni relative al loro legame sentimentale recentemente finito ed al rapporto di lei proprio con Fidaleo. Incontrata la donna, i due si sarebbero diretti all’interno della struttura ricettiva quando il direttore sarebbe andato loro incontro. Qui il racconto si fa più farraginoso: sarebbe nato un diverbio tra i tre fin quando Molinaro ha estratto la pistola e sparato prima all’uomo, quindi alla ragazza.
Gli inquirenti aspettano ora che Miriam, che versa in gravi condizioni all’ospedale Gemelli di Roma, si risvegli dal coma nel quale è stata indotta per sentire la sua versione dei fatti.
La scientifica ha intanto raccolto sette bossoli dalla scena del crimine, esplosi da una calibro 9 pb; quanto hanno raggiunto Fidaleo, tre al torace ed uno al volto. Due i proiettili che hanno invece raggiunto la ragazza all’addome ed al torace.