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Dentix: migliaia di pazienti senza cura e a rischio centinaia di posti di lavoro

Non si contano i numeri dei pazienti senza cure, a causa del fallimento della catena odontoiatrica Dentix Italia che fa capo Dentix Spagna di proprietà del dentista Angel Lorenzo Muriel che fatto richiesta in tribunale di istanza prefallimentare.

Pubblicato il 10 Giugno 2020

Non si contano i numeri dei pazienti senza cure, a causa del fallimento della catena odontoiatrica Dentix Italia che fa capo  Dentix Spagna di proprietà del dentista Angel Lorenzo Muriel che fatto richiesta in tribunale di istanza prefallimentare.In Toscana Dentix Italia  è presente con 5 ambulatori nelle sedi di  Empoli, Prato, Lucca, Viareggio e Massa Carrara, con una trentina circa di lavoratori.

Sul territorio nazionale ha 60 ambulatori, in 12 regioni. Sono giorni che i pazienti provano a contattare gli operatori ma non hanno risposta, le cliniche sembra abbiano cessato l’attività.

A livello nazionale si parla di circa 400 posti di lavoro a rischio a causa dello stop dell’attività da marzo in oltre 60 studi dentistici sparsi sull’intero territorio nazionale. Migliaia, invece, i pazienti abbandonati o curati a metà. 

E’ l’allarme cha lanciano i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Federconsumatori Nazionale si è rivolta al Ministro Speranza chiedendo un incontro per discutere e pianificare un necessaria e quanto mai urgente riforma del settore che preveda a tutela sia dei lavoratori che degli utenti.

“I lavoratori, preoccupati sia per il loro impiego che per la salute dei clienti – fanno sapere i sindacati – sono stati lasciati da settimane senza notizie certe su una possibile riapertura, nonostante la ripartenza di alcune aziende concorrenti. Anche dalla sede amministrativa di Milano tutto tace, ed è certo che non aiutano a rasserenare gli animi le voci delle difficoltà economiche e di un problema di liquidità che metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa di Dentix Italia”.

E’ una storia già vista, questa del colosso straniero che apre in vari parti del paese cliniche odontoiatriche per poi, sparire e lasciare centinaia di pazienti senza cure o a metà trattamenti.

Un copione che si ripete, i pazienti accendono un finanziamento per affrontare le cure odontoiatriche necessarie. In questo modo la clinica,  Dentix o altri, incassa subito l’intero ammontare della parcella e il consumatore si fa carico degli interessi da riconoscere alla finanziaria complice, dopodiché le cure proseguono lente e a singhiozzo fino ad arrivare allo stop operativo.

“I dentisti – continuano Filcams, Fisascat e Uiltucs – estranei alla gestione organizzativa, si sono trovati, in questi mesi a dover sopperire alla mancanza di comunicazione da parte della società nei confronti della clientela, che in alcuni casi ha scelto in alcuni casi di rivolgersi alle associazioni di difesa dei consumatori per essere tutelata”.

Ma se la situazione non fosse ancor più grave a preoccupare sia i lavoratori che i sindacati è la data del 21 giugno quando scadranno le ulteriori 5 settimane di cassa integrazione in deroga dopo le quali ci sarà da verificare la disponibilità di altri ammortizzatori sociali.

“Questo, fermo restando la volontà di riaprire quanto prima continuano le organizzazioni sindacali – , anche per dare risposte ai pazienti che necessitano di interventi in alcuni casi di natura sanitaria; interventi, che in molti casi sono già stati pagati in anticipo”. 

Tutte le sigle chiedono “certezze sulla continuità aziendale oltre a garanzie sui pagamenti delle retribuzioni, e in particolare sugli accantonamenti dei trattamenti di fine rapporto dei dipendenti”.