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stalking

Denuncia l’ex 30 volte in 2 anni, ma continuano le aggressioni e le minacce

Pubblicato il 13 Giugno 2024

Un incubo durato due anni che sembrava davvero non avere fine. È una storia paradossale ma anche preoccupante quella di una donna che, tempo fa, aveva denunciato al Corriere della Sera che il suo ex compagno 40enne, benché fosse stato denunciato più volte, continuava a minacciarla e perseguitarla perché non accettava la fine della loro relazione.

La donna, madre di 4 figli, ha denunciato per ben 30 volte il suo ex, senza però che le misure intraprese frenassero le sue condotte violente. Era ormai sfiduciata, fino alla svolta pochi giorni fa: i carabinieri di Anzio hanno fermato in provincia di Latina l’uomo, originario di Aprilia, sospettato di violenza.

L’uomo, che avrebbe anche dei precedenti penali, è finito dietro le sbarre dopo l’accusa di stalking aggravato formulata dal pm e nei prossimi giorni sarà interrogato per rispondere delle denunce dell’ex compagna.

Le aggressioni e le minacce continue

La donna ha raccontato che, come suggerito dalle autorità e dalle istituzioni, si è subito rivolta alle forze dell’ordine alla prima condotta violenta dell’ex compagno. Pensava che questo potesse bastare ma non è andata così, anzi, in 24 mesi l’uomo ha potuto agire in maniera indisturbata aggredendo e minacciando la donna con intimidazioni continue.

L’ennesimo episodio grave si è verificato qualche giorno fa, quando il 40enne sarebbe entrato in casa della compagna distruggendo gran parte dei mobili. Il tutto sarebbe stato ripreso col telefonino dalla stessa donna, che ha raccontato di aver avuto 4 giorni di prognosi per disturbi dovuti all’ansia, come tremore, vomito e palpitazioni.

Secondo il racconto della donna, il 40enne ubriaco verso le 9:30 di mattina ha rotto il vetro di una finestra e si è introdotto in casa seminando il panico e distruggendo tutto quello che gli capitava a tiro. “Ho tentato di fronteggiare la situazione. Ma tutto questo ha un costo in termini psicologici” – ha spiegato la donna, il cui stato di ansia non dipende solo da quest’ultimo episodio, ma naturalmente da tutte le aggressioni che si sono perpetrate nel corso degli ultimi 2 anni.

Il rinvio a giudizio

Il 40enne era già stato rinviato a giudizio con l’accusa di molestie aggravate, ma questo non era bastato a frenare la sua rabbia contro l’ex compagna. Come ha spiegato la donna il suo ex si sentiva praticamente intoccabile e le prepotenze, le offese, le minacce e le umiliazioni erano purtroppo compagne quotidiane con le quali doveva convivere. “È come vivere nella paura un giorno dopo l’altro” – ha raccontato al Corriere della Sera.

Aveva ormai perso quasi del tutto fiducia nella giustizia, convinta che l’ennesima denuncia fatta contro l’ex sarebbe caduta nel vuoto così come tutte le altre. Invece alla fine quell’uomo è finito dietro le sbarre e ora dovrà subire un processo. Finora non erano mai scattate le procedure del Codice rosso e a questo punto si attendono le decisioni dei magistrati.