Un devastante terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito la Cina ieri sera nella provincia rurale del Gansu, nel nord-ovest del paese, provocando oltre 100 morti. Il bilancio però potrebbe essere molto più grave e sono ancora in corso le operazioni dei soccorritori che stanno scavando tra le macerie per cercare sopravvissuti. Le operazioni sono rese ancora più complesse dalle condizioni meteo ostiche, infatti la temperatura è scesa fino a -13°.
L’epicentro si è registrato a circa 100 chilometri a sud-ovest di Lanzhou, capoluogo del Gansu. L’agenzia statale Xinhua ha fatto sapere che la scossa di terremoto, durata una ventina di secondi, è stata avvertita ad una distanza di 570 chilometri.
Alle squadre di emergenza locali si sono affiancate le squadre di soccorritori inviati dal Governo. Xi Jinping, presidente della Repubblica Popolare Cinese, ha ordinato un intervento completo di salvataggio.
A causa dei danni alle reti sono state interrotte le forniture di energia elettrica e di acqua, mentre qualche ora dopo si è registrata una nuova scossa di magnitudo 5.5 nel sud dello Xinjiang, quando in Italia erano le 2:46.
Sono almeno 4.700 le case crollate o gravemente danneggiate, mentre le persone sono scese in strada in cerca di un luogo sicuro dove passare la notte. L’ondata anomala di maltempo, che ha fatto scendere bruscamente le temperature sotto lo zero, rende ancora più complesse le operazioni di soccorso.
Come mostrato da alcune immagini trasmesse dal network statale Cctv le persone si scaldavano vicino ad un fuoco, mentre le squadre di emergenza iniziavano a montare le prime tende e altre strutture di assistenza.
La situazione è talmente disperata che le autorità del Gansu hanno lanciato un appello social per chiedere aiuto: “Sono urgentemente necessarie più di 300 persone per le operazioni di ricerca e salvataggio”.
Non è la prima volta che in Cina si verificano terremoti devastanti, soprattutto nella zona sud-occidentale del paese dove si incontrano la placca tettonica eurasiatica e la placca tettonica indiana.
Nel 2014 un terribile terremoto colpì la provincia sud-occidentale dello Yunnan, causando circa 600 morti. Un altro terribile sisma di magnitudo 7.9 si registrò nel 2008 a Sichuan, dove i morti furono addirittura 90.000.
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