Alessandro Di Battista è una voce di dissenso a Mario Draghi, nel Movimento cinquestelle, mentre le dichiarazioni entusiastiche si susseguono a tutti i livelli. Ecco quanto ha scritto su Facebook creando, quasi quasi, una rassegna di titoli di giornale, in un gioco di scatole cinesi tra un virgolettato e l’altro: “‘È un bel direttore’, ‘è un santo’, ‘un apostolo’. Sono le parole che Fantozzi, Filini e Calboni rivolgono all’Onorevole Cavaliere Conte Diego Catellani, neo direttore del loro ufficio, quando costui lascia la sala mensa dell’azienda, dopo aver invitato gli impiegati ad assistere, nella sua lussuosa villa, ad una partita di biliardo con il ragionier Ugo. Sono, tuttavia, le stesse identiche parole che rivolge al Professor Draghi, la stragrande maggioranza dei giornalisti nostrani. Il giornalismo che diventa agiografia. Oltretutto tale genuflessione mediatica non fa nemmeno bene a Draghi”. E cinque ore prima Di Battista aveva affermato: “Sia chiaro, non ho dubbi che il Professor Draghi sia una persona onesta, preparatissima ed autorevole (non si può smentire, ndr). Questo non significa che lo si debba appoggiare per forza. Io contrasto Draghi non sul piano personale, ma su quello politico. E, ripeto, non cambio idea. Oltretutto l’assembramento parlamentare che si sta delineando è l’antitesi della Politica. Vi invito, senza pregiudizi, a legger quel che scrivevo sul Professor Draghi il 31 agosto scorso. ‘Draghi non è cambiato, non si è convertito all’interesse generale, non ha preso coscienza delle perversioni del liberismo. D’altro canto un capitalista finanziario è per sempre. Semplicemente vuole fare il Presidente della Repubblica e per arrivare al Quirinale è disposto persino a guidare un governo di unità nazionale (Dio ce ne scampi) se gli venisse richiesto’. Sono parole che ho scritto cinque mesi fa. Le scrissi quando ebbi la sensazione che si stesse lavorando ad un governo Draghi. Ripeto. Si può rispettare un uomo anche facendo opposizione. Io la mia scelta l’ho presa, e vado fino in fondo”. Nell’entusiasmo generale per Draghi premier, chi vivrà vedrà. Gli accadimenti che attendiamo, ormai sono dietro l’angolo.
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