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Dighe Comunelli, Cimia e Disueri, Greco: individuate soluzioni

Pubblicato il 17 Aprile 2021

Nuova riunione operativa sulla situazione delle dighe Comunelli, Cimia e Disueri, ieri al Comune. Presenti il sindaco Lucio Greco, l’assessore all’agricoltura Cristian Malluzzo, l’ing. Salvatore D’Arma per il Consorzio di Bonifica e, in collegamento, l’ing. Calogero Foti, direttore del Dipartimento Acqua e Rifiuti alla Regione.

Tutti si sono detti concordi sia sulla necessità di evitare di esaurire i pozzi, tecnica che accentua la desertificazione, che sul fatto che sia fondamentale “aggiustare” gli impianti già esistenti, perchè andare a crearne di nuovi costerebbe almeno il doppio.

Per quanto riguarda la Comunelli, al momento impossibilitata ad invasare, è stata discussa la possibilità di ovviare al problema utilizzando la galleria idraulica attraverso la quale, a circa 7 km di distanza, si potrebbe incanalare il torrente Rizzuto, in modo da creare accumulo e fornire una irrigazione di soccorso alle colture. Le condizioni di questa galleria, gestita dall’assessorato regionale all’energia, pare siano buone, si dovrebbe solo mettere mano a qualche piccolo intervento di manutenzione e pulizia. La soluzione sarebbe solo temporanea, ma permetterebbe di dare ossigeno ai produttori per tutta l’estate, il periodo più critico dell’anno.

Con riferimento allo sfangamento, sempre alla Comunelli, una soluzione potrebbe essere rappresentata dalla disponibilità dei produttori della zona a ricevere il fango tirato fuori dalla diga, da distribuire poi nei terreni tra Gela, Butera e Licata. I fanghi, infatti, presentano caratteristiche che, sotto il profilo organico, arricchiscono e nutrono i terreni. Pertanto, armonizzare questo processo da qui a qualche anno permetterebbe di risolvere il problema definitivamente. Prima, però, sono necessari un’accurata opera di caratterizzazione, per escludere che nei fanghi non ci siano anche sostanze dannose, l’acquisizione del parere ambientale e l’analisi dei costi.

Per quanto riguarda Cimia, invece, si potrebbe ricorrere al torrente Maroglio, che, in attesa che la Disueri venga sistemata, potrebbe alimentare Cimia attraverso una condotta già allacciata e senza sollevamenti. Anche in questo caso, servirebbe solo un po’ di manutenzione.

“Sono soddisfatto di questo incontro – ha dichiarato, al termine, il Sindaco – perchè sono state individuate soluzioni concrete per dare acqua ai terreni e ossigeno agli imprenditori agricoli. Nei prossimi giorni, inoltreremo una dettagliata relazione all’ing. Foti, che, prima dell’estate, inviteremo a venire qui di persona, insieme all’assessore di riferimento. Abbiamo parlato anche di come estendere l’irrigazione nei terreni più a nord della Disueri, e anche su questo si stanno studiando una serie di soluzioni. Purtroppo, abbiamo ereditato il nulla sotto il profilo delle manutenzioni, ordinarie e straordinarie, di questi invasi, ma crediamo che una soluzione ci sia e ci stiamo impegnando per risolvere problemi atavici”.