I rappresentanti della RSU del Comune di Sezze e i loro rappresentanti provinciali hanno espresso profonda preoccupazione e rammarico in riferimento alla nota emanata dalla Segretaria Comunale. La comunicazione, che ricorda l’obbligo per i dipendenti di timbrare il cartellino sia in entrata che in uscita dal lavoro, denuncia in modo generico comportamenti di illegalità diffusi tra tutti i dipendenti. Questo, secondo i sindacati, risulta gravemente lesivo della dignità personale e professionale dei lavoratori.
Le RSU ritengono che, se il Segretario Comunale ha rilevato azioni illegittime da parte di alcuni dipendenti, avrebbe dovuto procedere disciplinarmente nei confronti degli individui specifici. Tuttavia, comunicare in maniera generica fatti di illegalità danneggia l’immagine di tutti i lavoratori, violando il codice di comportamento sottoscritto dall’Ente.
Nonostante le gravi difficoltà causate dal sotto organico degli ultimi anni, i dipendenti del Comune di Sezze continuano a portare avanti la macchina amministrativa dell’Ente. Nel 2010, le unità lavorative erano oltre 110, mentre oggi sono solo 52, contro le 150 previste dalla normativa per una popolazione di oltre 25 mila cittadini. Nonostante il numero ridotto, i dipendenti riescono a soddisfare le numerose esigenze della popolazione.
A causa dei problemi di bilancio dell’Ente, il Comune di Sezze non può assumere nuovi dipendenti, una situazione non causata dai lavoratori ma che li penalizza quotidianamente. Inoltre, a oltre sei mesi dall’inizio del nuovo anno, non è stato ancora formalizzato l’organigramma definitivo, causando gravi problematiche organizzative e incertezze sulle responsabilità.
Le RSU e tutti i dipendenti chiedono all’amministrazione del Comune di Sezze, sia maggioranza che minoranza, di prendere una posizione chiara sulla situazione dei carichi di lavoro e di non generalizzare eventuali infrazioni commesse da pochi individui. Le sigle sindacali si riservano il diritto di tutelare i propri interessi nelle sedi opportune.
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