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Diventare tatuatore o tatuatrice: tutto quello che c’è da sapere

Anche durante periodi di difficoltà economica per le imprese italiane, alcune professioni, come quella del tatuatore, stanno vivendo una notevole ripresa. Dopo la crisi causata dal Covid-19, il settore dei tatuaggi in Italia ha registrato una crescita del 36% rispetto all’anno precedente, con un incremento complessivo del 376% negli ultimi dieci anni.

Pubblicato il 19 Giugno 2024

Anche durante periodi di difficoltà economica per le imprese italiane, alcune professioni, come quella del tatuatore, stanno vivendo una notevole ripresa. Dopo la crisi causata dal Covid-19, il settore dei tatuaggi in Italia ha registrato una crescita del 36% rispetto all’anno precedente, con un incremento complessivo del 376% negli ultimi dieci anni.

I tatuaggi, che nei tempi antichi rappresentavano simboli di passaggio e nella prima metà del Novecento segni distintivi di gruppi specifici, sono diventati un trend popolare nell’epoca moderna.

Per diventare un tatuatore professionista, non basta avere doti artistiche e creatività, ma è fondamentale una formazione solida e una conoscenza approfondita delle tecniche di tatuaggio in condizioni di sicurezza e igiene, come quella offerta da Cefip Form che sarà in grado di guidare gli aspiranti professionisti nel mondo unico dell’arte dei tattoo.

La formazione necessaria per diventare un professionista

Per intraprendere la carriera di tatuatore è necessario avere almeno 18 anni ed essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di primo grado.

In conformità alla Legge Regionale n.13 del 23 luglio 2021, è obbligatorio ottenere la Certificazione Regionale, valida su tutto il territorio nazionale ed europeo, attraverso la frequenza di un corso professionale.

I corsi per tatuatori e piercer hanno una durata di 90 ore e sono autorizzati dall’Assessorato alla Tutela della Salute. L’attestato rilasciato al termine del corso è valido a livello nazionale.

Ecco il programma formativo in breve:

  • anatomia e fisiologia della pelle;
  • tecniche di tatuaggio e piercing;
  • igiene e sicurezza;
  • sterilizzazione;
  • aspetti legali e normativi;
  • primo soccorso;
  • marketing e comunicazione;
  • gestione dello studio.

Come iniziare a tatuare?

Dopo aver ottenuto la qualifica professionale, un tatuatore può aprire un proprio studio oppure lavorare come freelance o come dipendente presso strutture esistenti.

In Italia e nel mondo, sono numerosi gli studi e i tatuatori freelance che hanno visto una rapida diffusione. La crescente popolarità della pratica dei tatuaggi è testimoniata anche dalle numerose fiere e rassegne che attirano un alto numero di espositori.

Il reddito di un tatuatore può variare notevolmente in base all’esperienza, alla reputazione e alla clientela.

Un professionista con una solida base di clienti può guadagnare da 200 a 300 euro al giorno, con possibilità di incrementare significativamente queste cifre per lavori più complessi o per tatuatori di fama. I prezzi dei tatuaggi partono da circa 50 euro per lavori semplici e possono arrivare fino a 500-700 euro per opere di maggiore complessità o valore artistico.

Cosa serve per diventare tatuatore

Dopo aver ottenuto le qualifiche e aperto la partita IVA, è necessario seguire alcuni passaggi per avviare un’attività di tatuatore in autonomia: dall’apertura di un locale alla richiesta delle autorizzazioni sanitarie, il tutto necessario per l’avviamento dell’attività.

I costi di allestimento sono generalmente medio-bassi e includono principalmente l’acquisto degli strumenti tecnici essenziali:

  • macchinetta per tatuaggi;
  • sedia da tatuatore;
  • colori da utilizzare.

Seguendo questi passaggi e con una formazione adeguata, è possibile intraprendere una carriera gratificante nel settore del tatuaggio, un’arte in continua evoluzione e sempre più apprezzata.