Pubblicato il 20 Agosto 2020
Divento un robot: uno scienziato britannico sessantunenne, malato di Sla da ben tre anni, ha trovato la soluzione alla sua malattia, nel proposito di ricreare se stesso. Una soluzione, anche se non ancora una cura. Che cosa fa Peter Scott-Morgan in questa situazione? Utilizza la tecnologia al fine di diventare il primo uomo-robot della storia. Doveva subire un laringectomia: è stato allora che ha registrato la propria voce, per un totale di ben 20mila parole. L’idea era ricrearla in maniera sintetica e continuare a manifestare emozioni, nonostante la paralisi del volto.
Il viso digitale possiede la facoltà di ridere, esprimere sorpresa e sottolineare ogni frase con una espressione adeguata. E’ soltanto il primo passo: Peter sta via via collegando le parti del suo corpo ad altrettante macchine. Sta diventando una sorta di cyborg. Questi intende realizzare un Avatar 3D di se stesso: un Peter 2.0.
Divento un robot: progettare un esoscheletro
Il geniale scienziato ora si muove grazie a una avanzata sedia a rotelle e presto metterà a punto un esoscheletro, per camminare autonomamente. Tutto cominciò quando, da studente, l’uomo si è laureato in Robotica al prestigioso Imperial College di Londra. Da allora, ha scritto libri il cui perno è il fatto che la tecnologia migliora la vita. Ecco che, un passo dopo l’altro, modella un duplicato di sé: per parlare, ridere, muoversi, lavorare. A prescindere dal suo corpo, le cui parti vengono via via sostituite, poiché non rispondono più: da dispositivi cibernetici.