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Domenico De Masi

Addio a Domenico De Masi: “Buon viaggio Professore” (VIDEO)

Pubblicato il 9 Settembre 2023

Il sociologo Domenico De Masi è morto all’età di 85 anni.

Lo scorso 15 agosto aveva scoperto di essere malato. Studioso, ricercatore e consulente, De Masi è stato preside della facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma.

Il lavoro è stato sempre il fulcro dei suoi studi e delle sue analisi. De Masi era originario del piccolo paesino di Rotello in provincia di Campobasso. Si è sposato due volte e ha avuto due figlie dal primo matrimonio. Ha frequentato prima il liceo classico di Caserta, poi, l’università a Perugia dove si laureò in Giurisprudenza con una tesi sulla Storia del Diritto. Ma è sempre stata la Sociologia al centro della sua attività, sin dai tempi di ricercatore e di collaboratore della rivista ‘Nord e Sud’. Da docente, insegna Sociologia prima all’università Federico II di Napoli, poi a Sassari, all’Orientale sempre nel capoluogo partenopeo e infine alla Sapienza di Roma, dove diventa preside della facoltà di Scienze della Comunicazione.

“Domenico De Masi era una persona straordinaria con cui confrontarsi, aperta e mai banale. L’ho incontrato durante i miei studi in Sociologia, nel Magistero della Sapienza, in quei difficili anni Settanta, lui docente ed io studente, lui di sinistra ed io di destra. Il rispetto per le idee diverse non è mai mancato”, ha detto Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il made in Italy, scrivendo su X.

“Spesso ospite dei nostri meeting, per la profondità delle analisi e delle argomentazioni, comunque sempre stimolanti. Ci mancherai, ma hai lasciato molto, in Italia e non solo. Addio Professore”, ha aggiunto.

“Buon viaggio Professore, sei stato una preziosa guida e un prezioso amico. Non ti dimenticheremo mai”, scrive su Twitter Stefano Patuanelli del M5S, esprimendo il suo cordoglio.

“Esprimo il profondo cordoglio mio personale e della comunità dem per la morte di Domenico De Masi – ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein – Con i suoi studi sulla sociologia del lavoro e il suo approccio fuori dagli schemi ai problemi della società postindustriale ha saputo offrire spunti di dibattito e arricchimento non solo alla politica ma a tutto il Paese. Ai suoi familiari e ai suoi amici vanno le più sentite condoglianze”.

DIFENSORE DEL REDDITO DI CITTADINANZA E DELLO SMART WORKING

Il lavoro è stato sempre il fulcro dei suoi studi, delle sue analisi, delle sue proposte, delle sue battaglie. Due nozze e due figlie nate dal primo matrimonio, molisano di Rotello, un paesino di appena mille anime in provincia di Campobasso, lasciato per frequentare prima il liceo classico a Caserta, poi l’università a Perugia dove si laureò in Giurisprudenza con una tesi sulla Storia del Diritto. Ma è sempre stata la Sociologia al centro della sua attività, sin dai tempi di ricercatore e di collaboratore della rivista “Nord e Sud”.

In tempi più recenti, è stato vicino alle istanze proposte dal Movimento 5 Stelle fondato da Beppe Grillo, strenuo difensore del provvedimento che ha portato a istituire il reddito di cittadinanza e, in ultimo, in relazione alla pandemia provocata dal Covid, convinto sostenitore di un progressivo allargamento della platea dello smart working, dedicando al tema la sua ultima pubblicazione, dal titolo “La rivoluzione del lavoro intelligente”.