Pubblicato il 21 Ottobre 2024
Un 34enne dell’Afghanistan è stato arrestato dalla polizia di Stato del Commissariato Celio con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una donna. Le manette sono scattate dopo l’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Roma, in seguito alla quale gli agenti hanno arrestato l’uomo trasferendolo nel carcere di Regina Coeli, dove si trova attualmente in attesa del processo.
Prima l’appuntamento, poi la violenza
I fatti risalgono allo scorso 23 luglio, quando il 34enne pattuì un incontro su un’app di appuntamenti con una prostituta colombiana. Secondo la ricostruzione l’uomo aveva trovato il numero di telefono della ragazza su un sito d’incontri e l’aveva contattata per organizzare con lei un incontro a pagamento.
Era filato tutto liscio, lei le aveva indicato il luogo e l’orario dell’incontro, ma quando si è resa conto che il cliente non era italiano, ma afghano, ha cercato di chiudere la porta impedendogli di entrare. A quel punto l’uomo ha fatto prepotentemente irruzione nel suo appartamento, afferrandola per la gola fino ad immobilizzarla per poi violentarla.
La denuncia
Consumata la violenza l’uomo è scappato, facendo perdere le sue tracce. La ragazza ha confidato tutto ad un’amica, che l’ha convinta a sporgere denuncia e andare in ospedale per refertare le ferite subite. La donna colombiana ha raccontato ai poliziotti cos’era successo, fornendo anche una descrizione dettagliata del suo aggressore.
Gli agenti, raccolta la denuncia della donna, hanno fatto partire le indagini e le hanno mostrato una serie di foto di uomini già noti alle forze dell’ordine e con precedenti penali. Tra questi la donna ha riconosciuto l’autore della violenza e, dopo aver individuato il 34enne, lo hanno arrestato e portato in carcere.