Pubblicato il 4 Agosto 2023
I medici consigliano sempre di bere molta acqua, circa 1,5-2 litri al giorno, soprattutto in estate per mantenere il corpo sempre perfettamente idratato. Tuttavia anche l’assunzione eccessiva di acqua in poco tempo può risultare pericolosa, addirittura mortale, come è successo purtroppo ad Ashley Summers, una donna 35enne statunitense e mamma di 2 bambine che a perso la vita per “intossicazione d’acqua” o “avvelenamento d’acqua”.
Morta per avvelenamento d’acqua: le dinamiche della tragedia
La donna si trovava per una vacanza con la famiglia a Lake Freeman, in Indiana, e il fratello Devono Miller ha riferito ai media locali che la sorella avrebbe bevuto 4 bottiglie d’acqua in 20 minuti.
Nell’ultimo giorno di vacanza Ashley ha iniziato a sentirsi male, aveva una forte emicrania e un senso di stordimento. Una volta tornata a casa le sue condizioni di salute sono peggiorate, infatti è svenuta nel garage di casa sua ed è stata portata d’urgenza all’IU Health Arnett Hospital.
Quei drammatici momenti sono stati così descritti da Devon Miller: “L’altra mia sorella Holly mi ha chiamato, dicendo che Ashley era in ospedale, mi disse: ‘Ha un gonfiore al cervello, non sanno cosa lo sta causando, non sanno cosa possono fare per farlo scendere e non ha un bell’aspetto'”.
La tragica diagnosi: intossicazione d’acqua
Nonostante tutte le cure la donna non è riuscita a riprendere conoscenza e alla fine i medici hanno individuato la causa del malore che l’ha condotta alla morte: intossicazione d’acqua.
Come riportato da Blake Froberg anche il personale medico è rimasto scioccato dalla diagnosi e un tossicologo dell’ospedale ha commentato: “È stato uno shock per tutti noi quando hanno iniziato a parlare della tossicità dell’acqua. Si tratta di una rara causa di morte, che si verifica soprattutto d’estate o in persone che lavorano all’aperto. Ci sono alcune cose che possono rendere qualcuno più a rischio, ma la cosa generale che succede è che hai troppa acqua e non abbastanza sodio nel tuo corpo”.
In questi casi l’eccessiva quantità di acqua ingerita compromette la capacità degli organi, a partire dai reni, e può provocare scompensi gravissimi che possono portare addirittura alla morte.
Bisogna quindi mantenere il corretto equilibrio tra acqua ed elettroliti, come cloruro, potassio e sodio, per garantire il corretto funzionamento delle cellule e degli organi. Soprattutto il sodio ricopre un ruolo fondamentale nella comunicazione tra le cellule tramite gli impulsi nervosi.