Un bruttissimo incidente sul campo per Gigio Donnarumma, rimasto infortunato durante il match di Ligue 1 Monaco-Psg (per la cronaca finito 2-4) dopo un bruttissimo scontro di gioco con Singo, ex giocatore del Torino, che gli è costato 10 punti di sutura al volto. Le immagini sono terrificanti e stanno facendo il giro del web: l’esterno del Monaco nello scontro ha colpito con i tacchetti il volto di Gigio Donnarumma, lasciandolo tramortito a terra e costringendolo a lasciare il campo intontito e con il volto sfigurato. Qualche centimetro di distanza e il portiere della Nazionale poteva essere colpito all’occhio, col serio rischio di perderlo. Un’altra disavventura, anche se dal tenore completamente diverso, per Donnarumma che nel luglio 2023 fu picchiato e derubato in casa da malviventi.
Lo scontro si è verificato al 18° minuto di gioco, quando Singo si trova a tu per tu con Donnarumma e, da come si intuisce dalle immagini, cerca di superarlo con un pallonetto. L’esterno monegasco sbaglia però completamente l’impatto col pallone e, forse nel tentativo di raggiungere la sfera, allunga pericolosamente la gamba colpendo in pieno volto il portiere parigino.
Nel video choc si vede il volto di Donnarumma piegarsi e deformarsi sotto il colpo dei tacchetti e il povero Gigio stramazzare al suolo poco dopo. Il numero uno per fortuna riesce ad alzarsi sulle sue gambe e lasciare il terreno da gioco da solo, ma gli verranno poi applicati 10 punti di sutura per medicare la ferita sulla guancia destra.
Singo era già ammonito, quindi sono stati in molti a chiedersi perché l’arbitro non abbia estratto il secondo giallo, o direttamente il cartellino rosso considerando l’intervento killer di Singo. Evidentemente l’arbitro deve aver visto nell’intervento di Singo solo “negligenza”, che secondo il regolamento non prevede alcun provvedimento disciplinare.
Diverso era il caso se l’arbitro avesse visto dell’“imprudenza” (noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario), poiché tale circostanza è punita appunto col cartellino giallo. Se invece nell’intervento di un giocatore è percepita “vigoria sproporzionata” (eccesso nell’uso della forza necessaria che mette in pericolo l’incolumità dell’avversario) scatta il rosso. Evidentemente il VAR deve averla pensata come l’arbitro, tant’è che non l’ha richiamato per una revisione dell’intervento.
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