Pubblicato il 22 Giugno 2024
La Procura della Repubblica di Belluno, come riportato dall’Ansa, ha aperto un’inchiesta e iscritto nel registro degli indagati un infermiere 45enne con l’accusa di omicidio colposo. Da quanto emerso finora, l’infermiere all’ospedale di Feltre, in provincia di Belluno, avrebbe somministrato ad un sacerdote di 80 anni, padre Luigi Bassetto, una dose di morfina 10 volte superiore a quella prescritta dal medico.
Morfina killer, ecco cos’è successo
La Procura, che sta analizzando la relazione trasmessa dalla stessa direzione sanitaria, ritiene che ci sia una correlazione tra la morte del sacerdote e il dosaggio sbagliato della morfina. Intanto è stata disposta un’autopsia sul corpo di padre Bassetto, che dovrebbe essere svolta lunedì mattina dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli, per avere più elementi a disposizione sui quali indagare.
Il sacerdote viveva nel comune di Setteville, in provincia di Belluno, e fu portato in ospedale ai primi di giugno per uno scompenso cardiaco, morendo il 19 giugno nel reparto di Medicina nell’ospedale di Feltre. Dopo la morte del sacerdote la stessa direzione sanitaria ha ritenuto opportuno segnalare tutto alle autorità competenti e, date le circostanze sospette della morte, la Procura ha iscritto l’infermiere nel registro degli indagati aprendo un’indagine per fare piena luce sull’accaduto.
La notizia della morte di padre Bassetto, in circostanze poco chiare, ha sollevato un moto di commozione e di sgomento tra tutti i cittadini e nella stessa comunità ecclesiastica. Non è ancora nota la data dei funerali, ma si terranno alla basilica di Santa Maria Maggiore di Treviso.