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terapia intensiva

Dottoressa aggredita al Cotugno, medici e infermieri ormai lavorano in trincea

Gli ospedali si stanno trasformando in campi di battagli per dottori ed operatori sanitari.

Pubblicato il 14 Gennaio 2022

Non c’è tregua per il personale sanitario chiamato a contrastare l’emergenza Covid in prima linea, ma anche a far fronte sempre di più alle aggressioni dei parenti delle persone che finiscono in ospedale. Infatti non si è ancora spenta la polemica relativa a quanto accaduto all’Ospedale del Mare di Ponticelli pochi giorni fa dove un uomo, pretendendo di essere visitato da un medico prima degli altri, si è spogliato davanti a lui e, non contento, poco dopo lo ha minacciato e ha provato ad aggredirlo.

Oggi parliamo di un altro attacco da parte di un parente di un paziente Covid, che ha visto come vittima una dottoressa dell’Ospedale Cotugno. Il tutto è avvenuto perché la dottoressa era impossibilitata a rispondere alle domande sulle condizioni di salute del malato. A questo punto, la dipendente dell’ospedale è stata aggredita, insultata e minacciata dall’uomo.

La donna è addirittura rimasta ferita dalla rottura di un vetro provocata dallo stesso uomo. Il direttore sanitario del Cotugno Pasquale Di Girolamo ha dichiarato a tal proposito, che si tratta di “un episodio molto grave che avviene in un momento in cui si sta facendo un lavoro straordinario per cercare di far fronte a un’emergenza senza fine”.

Il tema della sicurezza negli ospedali è, dunque, ancora una volta al centro del dibattito. Soprattutto in un momento di forte stress a cui sono sottoposti i nosocomi regionali.