Pubblicato il 28 Maggio 2021
“La nostra prima priorità è, naturalmente, sconfiggere la pandemia. Questo significa farlo ovunque e non soltanto nei Paesi sviluppati. Garantire che i paesi più poveri abbiano accesso a vaccini efficaci è un imperativo morale. Ma c’è anche una ragione pratica e, se vogliamo, egoistica. Finché la pandemia infuria, il virus può subire mutazioni pericolose che possono minare anche la campagna di vaccinazione di maggior successo”. Lo afferma il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento al Global solutions summit con la cancelliera tedesca Angela Merkel. “La nostra prima priorità è, naturalmente, sconfiggere la pandemia. Questo significa farlo ovunque e non soltanto nei Paesi sviluppati. Garantire che i paesi più poveri abbiano accesso a vaccini efficaci è un imperativo morale. Ma c’è anche una ragione pratica e, se vogliamo, egoistica. Finché la pandemia infuria, il virus può subire mutazioni pericolose che possono minare anche la campagna di vaccinazione di maggior successo“. E ancora: “Il Global health summit tenuto a Roma la scorsa settimana ha fornito una serie di risposte molto concrete a questa crisi. Le generose promesse dei singoli Paesi e delle aziende farmaceutiche ci assicurano che si potrà accelerare la campagna di vaccinazione globale. L’iniziativa dell’Ue – volta a sviluppare la capacità produttiva di vaccini nei Paesi a basso e medio reddito – aiuta l’Africa ad affrontare molte malattie, non solo il Covid-19″. E la Dichiarazione di Roma presenta una serie di principi molto utili per far sì che la comunità globale sia molto più preparata ad affrontare la prossima pandemia“. (fonte: Agi)