Pubblicato il 4 Gennaio 2022
In queste ultime due settimane a tenere banco all’interno delle cronache salentine è stato soprattutto i drammi di Marcello e Andrea. Due storie quasi simili, due epiloghi tragici, ma ancora qualche mistero che resta prima di scrivere definitivamente il “The End” attorno alle loro vicende. Entrambi si sono allontanati da casa con la propria auto, vettura poi ritrovata poche ore dopo l’allontanamento, a pochi chilometri da dove poi si è consumata la tragedia delle loro morti. Marcello Pantaleo, 39enne di Santa Maria al Bagno, si allontana dalla casa in cui viveva con i genitori disabili il giorno della Vigilia di Natale. L’auto ritrovata il 26 dicembre, giorno in cui i famigliari fanno la denuncia della sua scomparsa e cominciano le sue ricerche. All’interno dell’auto un manoscritto di 40 pagine che fa pensare al peggio e fa presagire ad una tragica fine. Dopo più di una settimana di ricerche, via mare e via terra, il 2 gennaio arriva la tragica fine e il ritrovamento del suo corpo sul fondale di Santa Caterina. Tutto, come detto, lascia pensare all’ipotesi più probabile e cioè che Marcello abbia fatto tutto da solo. L’autopsia, di cui domani mattina si occuperà il medico legale Roberto Vaglio, verrà eseguita sul corpo del 39enne scioglierà definitivamente gli ultimi dubbi e chiarirà cosa abbia causato con certezza la sua morte. Bisogna escludere eventuali segni di violenza sul suo corpo e capire da quanto tempo fosse in acqua.
I drammi di Marcello e Andrea, il caso del 43enne di Taviano
I drammi di Marcello e Andrea hanno parecchi punti in comune. Il disagio di uomini relativamente giovani che vivono situazioni complicate, magari per un lavoro che non c’è, magari per una situazione famigliare difficile. Domani sarà il giorno anche dell’autopsia sul corpo di Andrea Ferrari, sulla quale morte ci sono più dubbi ed il mistero appare più fitto. Il 43enne di Taviano è stato trovato con il corpo macerato, nel pomeriggio di ieri, all’interno di un compattatore all’interno di un centro di raccolta della carta a Galatone. I drammi di Marcello e Andrea hanno anche in comune il giorno scelto per l’allontanamento. Giorni di festa, quasi a lanciare un messaggio. E, così, se Marcello è scomparso il 24 dicembre, Andrea lo ha fatto il giorno di Capodanno. Dopo l’allarme e la denuncia lanciata dai genitori e dal fratello, ieri mattina è stata trovata l’auto, una Renault Clio grigia chiusa a chiave, nel parcheggio dell’Eurospin di Gallipoli vicino lido San Giovanni. Poca la distanza dal comparatore all’interno del quale il 43enne ha perso la vita. Il mistero resta legato al come Andrea sia finito lì dentro, vista anche l’altezza del raccoglitore della carta. La pista seguita, anche in questo caso, è quella del suicidio, avvalorata dal fatto che pochi giorni prima lo stesso 43enne era stato trovato, e poi allontanato da un operatore, vicino allo stesso autocompattatore. L’autopsia, le indagini, le telecamere di videosorveglianza presenti in zona, chiariranno ogni dubbio e i drammi di Marcello e Andrea avranno una fisionomia chiara e precisa.