Pubblicato il 1 Luglio 2020
Vasta operazione antidroga quella messa in campo questa mattina da circa 100 carabinieri della compagnia di Formia e di reparti dei Comandi Provinciali di Latina, Napoli, Caserta e Isernia, con il supporto di un elicottero del Nucleo di Pratica di Mare e di unità cinofile antidroga dell’Arma stessa e della Guardia di Finanza.
Agli arresti sono finite 22 persone (21 sottoposti a custodia cautelare in carcere, 1 ai domiciliari) su mandato di misura cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. La banda è ritenuta responsabile, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, possesso di armi e materiali esplodenti, minaccia, violenza privata e lesioni, con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso.
Si tratta di Domenico e Raffaele Scotto, di Secondigliano, ritenuti a capo dell’organizzazione. Massimiliano Mallo, Walter Palumbo, Valentino Sarno, Michele Aliberti, Marco Barattolo e Carmine Brancaccio di Napoli, Armando Danilo Clemente di Gaeta, Domenico De Rosa, di Isernia e Giuseppe De Rosa, di Minturno, Diego Camerota, Francesco e Giuseppe Leone, Daniele Scarpa, Giancarlo Di Meo, Giovanni Nocella e Raffaella Parente, di Formia, Stefano Forte, di Minturno, Amedeo Prete, di Villaricca (Na), Matteo Rotondo, di Sessa Aurunca, Giuseppe Sellitto, anche lui di Formia, è finito invece ai domiciliari.
Una indagine complessa, condotta dai Carabinieri di Formia e coordinata dalla D.D.A. di Roma, sviluppatasi in due tempi, da ottobre 2015 ad agosto 2016 e da marzo a settembre 2018, anche con la collaborazione con la Direzione Centrale per i servizi Antidroga del Ministero dell’Interno.
Sotto la guida dei fratelli Scotto l’organizzazione, utilizzando metodi coercitivi contro la ‘concorrenza’, era riuscita a primeggiare nel fiorente mercato della droga in un’ampia area incentrata su Scauri.
Le indagini portavano alla luce i modi con i quali gli indagati, alcuni dei quali appartenenti a clan camorristici operanti nel quartiere Secondigliano di Napoli, importavano grossi quantitativi di stupefacente dalla città partenopea e dalla Spagna.
Sono state tratte in arresto complessivamente 13 persone; sotto sequestro sono finiti: 450 grammi di cocaina; 9 kilogrammi di hashish; 350 grammi di marijuana; 100 grammi di shaboo; una pistola marca Beretta calibro 9×21 completa di caricatore e 13 proiettili, arma risultata rubata. Inoltre 2 ordigni esplosivi di fattura artigianale, uno dei quali recuperato il 17.02.2016 prima che esplodesse, mentre l’altro è stato fatto deflagrare il 28.02.2016, causando solo danni a cose.
Nel corso delle operazioni di esecuzione uno degli arrestati di Napoli è stato trovato anche in possesso di una rivoltella calibro 44 magnum matricola abrasa e 10 proiettili.