« Torna indietro

Duplice omicidio di Cisterna: ha confessato il finanziere di Minturno

L’uomo, interrogato nella notte, ha ammesso di aver estratto la sua pistola d’ordinanza e di aver sparato contro la madre e la sorella della sua ex ragazza

Pubblicato il 14 Febbraio 2024

Christian Sodano, il finanziere 27enne di Minturno ma operante ad Ostia, è al centro delle indagini per il tragico episodio avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Cisterna, quartiere San Valentino, che ha visto la morte di Nicoletta Zomparelli, 49 anni, e di sua figlia Renèe Amato, 19 anni. L’uomo, ex compagno di Desyree Amato, la figlia 22enne delle vittime, ha fornito durante l’interrogatorio notturno confessioni che delineano chiaramente la dinamica degli eventi.

Sodano ha ammesso di essersi recato presso l’abitazione della sua ex fidanzata, dando luogo a un’accesa discussione che è stata interrotta dall’intervento della madre e della sorella di Desyree. In quel frangente, il giovane ha estratto la sua pistola d’ordinanza, successivamente ritrovata dagli investigatori, e ha sparato contro le due donne, provocandone la morte.

Le vittime: Nicoletta Zomparelli, 49 anni, e Renèe Amato, 19 anni

Le indagini sono state avviate in seguito alla segnalazione alla Questura di Latina da parte dello zio del ragazzo, che ha informato la Squadra Mobile dell’accaduto e della direzione presa dal nipote. Gli agenti hanno prontamente localizzato Sodano in un’abitazione nel quartiere Q4, dove è stato avvistato affacciato alla finestra. Contemporaneamente, ulteriori squadre si sono recate sul luogo della tragedia, dove hanno trovato i corpi senza vita delle vittime e hanno svolto i rilievi del caso con il supporto del medico legale e della Polizia scientifica.

Desyree Amato, visibilmente scossa, è stata soccorsa e ha fornito agli inquirenti una testimonianza chiave che ha confermato la dinamica degli eventi descritta dall’aggressore.

La Procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto per Sodano, che è stato successivamente trasferito in carcere in attesa della convalida del fermo da parte del Giudice per le indagini preliminari.