Pubblicato il 22 Luglio 2022
Dopo una breve pausa, la faida di camorra di Ponticelli riprende a lasciare dietro di sé una scia di sangue, della quale purtroppo è rimasta vittima anche un innocente.
In un raid di camorra sono stati uccisi Carlo Esposito, 29 anni, che a quanto faceva parte del clan De Micco-De Martino, e Antonio Imperatore, senza alcun legame con la camorra.
Imperatore, 56 anni, si è semplicemente ritrovato al posto sbagliato nel momento sbagliato, dal momento che stava montando una zanzariera a Carlo Esposito. La stessa moglie dell’operaio smentisce qualsiasi legame del marito con la malavita: “Riparava le cose nel quartiere in cambio di un pacchetto di sigarette. Noi non c’entriamo nulla con la malavita. Mio marito con la camorra non c’entra niente”.
La confessione del killer: “Ho fatto fuoco io”
Mercoledì sera gli agenti della Squadra Mobile e i militari del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo dei carabinieri di Napoli hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti del 28enne Antonio Pipolo, gravemente indiziato di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e di duplice omicidio.
Pipolo, per paura di ritorsioni, legato al clan De Micco/De Martino del quartiere Ponticelli, si è presentato presso la Procura della Repubblica di Napoli per confessare il duplice omicidio di Carlo Esposito e Antonio Imperatore. A quanto pare anche la famiglia di Pipolo è andata via dal quartiere per paura di vendette trasversali. L’uccisione di Esposito, anche lui del clan De Micco/De Martino, lo stesso del suo killer, lascia presuppore una faida all’interno dello stesso gruppo criminale.
Le indicazioni fornite da Pipolo hanno permesso di ritrovare l’arma che con ogni probabilità è stata usata per il duplice omicidio.