“ E’ stato finalmente convocato l’incontro al MISE sulla situazione JSW”

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Dopo innumerevoli richieste da parte delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni è stato finalmente convocato l’incontro al MISE sulla situazione JSW.

Riunione che arriva, in grave ritardo, dopo mesi di silenzio e disinteresse da parte del ministro dello sviluppo economico Giorgetti sulla situazione di Piombino.

Ancora oggi, infatti, le parti sociali non conoscono l’addendum e gli impegni pubblici e privati che ne faranno parte e che nelle intenzioni dell’azienda – e forse anche di RFI – dovrebbero portare in breve tempo all’assegnazione della commessa di rotaie di RFI.

Da tempo ormai denunciamo i ritardi e le omissioni di JSWnell’attuazione degli impegni presi nell’accordo di programma. Ci sembra evidente come questi ritardi abbiano contribuito ad approfondire il divario tra fabbrica e città e più in generale un sostanziale clima di sfiducia verso la ripartenza della produzione di acciaio. Due fatti che rischiano seriamente di compromettere la tenuta sociale della nostra comunità.

Noi non abbiamo mai avuto pregiudizi su JSW e su nessun altro imprenditore, ma i lunghi anni di delusioni ci obbligano ad un atteggiamento pragmatico, ma anche molto attento e prudente.Sicuramente saremo a difesa dei lavoratori e della città tutta che non può permettersi di rinunciare ad uno dei suoi asset più importanti per ragioni di equilibri tra acciaieri o dinamiche tra multinazionali.

A questo punto tocca a JSW dimostrare alla città la volontà di un cambio di rotta netto ed immediato, prendendo per buone le parole di stamattina del vice presidente Carrai sull’acciaieria di Piombino. Crediamo che, prima di ogni altra cosa, vada confermato l’impegno a riprendere la produzione di acciaio, realizzando in tempi brevi i forni elettrici. Un punto che dovrà essere fortemente richiesto e sostenuto anche dal governo, senza equivoci, come perno del progetto di rilancio dello stabilimento.

Allo stesso tempo riteniamo che il piano industriale che JSW presenterà martedì, finalizzato alla firma dell’addendum, dovrà essere centrato su produzione e lavorazione di acciaio. 

Tutto il resto, in particolare le opportunità di nuovi insediamenti sulle aree pubbliche, andranno discussi successivamente con le istituzioni coinvolte nel miglior interesse di Piombino, dei suoi cittadini e della creazione di nuovi posti di lavoro. 

Quanto alla riunione convocata al MISE, attendiamo di conoscere i contenuti dell’addendum e i relativi impegni.

Condividiamo le considerazioni dei sindacati sulla necessità di garantire, contestualmente a quella firma, un accordo sindacale a salvaguardia dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori.

Così come chiediamo opportune garanzie per il rispetto degli impegni che JSW assume con il territorio. Impegni che devono essere legati ad un preciso cronoprogramma, con relativi meccanismi di controllo.

Allo stesso tempo, però, continuiamo a ritenere che l’unica vera salvaguardia per il territorio ed i suoi interessi sarebbe l’ingressodiretto dello Stato nel capitale dell’azienda, riprendendo il processo che si era interrotto con la due diligence con Invitalia, senza che da nessuna delle due parti siano mai giunte spiegazioni ufficiali.

Pensiamo che quel percorso andrebbe ripreso subito e che se si concretizzasse, potrebbe essere un primo passo verso la ricostruzione di un rapporto con la città ed i lavoratori.

Federazione e Unione Comunale Piombino del PD

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Barbara Noferi

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