Pubblicato il 5 Aprile 2022
L’esordio in narrativa della cantautrice e polistrumentista Francesca Michielin, fresca di candidatura ai David di Donatello, che incontrerà i suoi lettori sabato 7 maggio con il suo “Il cuore è un organo” (Mondadori); il talento dirompente di Jonathan Bazzi che presenterà il nuovo romanzo “Corpi minori” (Mondadori) domenica 8. Ma anche i personaggi fragili e violenti della scrittrice catanese Elvira Seminara che venerdì 6 presenterà il suo nuovissimo “Diavoli di sabbia” (Einaudi) e gli incontri della coppia di filosofi e scrittori Gancitano-Colamedici. Sabato 7 sarà la volta dei saggi narrativi del giornalista Peter Gomez coautore di “Mani pulite. La vera storia” (sabato 7 per Chiarelettere) e della scrittrice Maria Rosa Cutrufelli che per l’editore Giulio Perrone ha pubblicato “Maria Giudice”, dedicato alla madre della scrittrice Goliarda Sapienza. E sono tutte prime volte per la Sicilia. Sono solo alcune delle “firme” che presenteranno le loro nuove imprese narrative alla terza edizione del “Catania Book Festival, la Fiera internazionale del libro e della cultura” che si terrà al complesso fieristico de “Le Ciminiere” di viale Africa dal 6 all’8 maggio 2022, e che quest’anno conta oltre ottanta eventi. A presentare le principali novità del Festival è stato oggi Simone Dei Pieri, il direttore più giovane d’Italia insieme ad Alessia Ballato, referente Attivismo della Circoscrizione Sicilia di Amnesty International.
“Abbiamo un debole per la bellezza classica e una spiccata predilezione per il bello contemporaneo. Così per questa terza edizione abbiamo scelto Mercurio, il dio messaggero della mitologia che ci presta il suo fascino di scattante protettore dell’eloquenza – ha detto Dei Pieri – Siamo fieri di essere messaggeri della lettura e della scrittura in una città complessa come Catania. E ancora più contenti di farlo proprio in questa fase di ripartenza. L’orgoglio di avere resistito già dalla prima edizione alle incertezze della pandemia ci ha regalato ulteriore energia per continuare. Parlare di libri al sud oggi è simbolo di resistenza civile. Con un valore aggiunto che pochissimi in Italia possono vantare: il festival è organizzato da giovani in media under trenta ed è frequentato per lo più da lettori altrettanto giovani. In barba ai dati che vogliono un sud sempre più lontano dalla lettura, soprattutto nelle nuove generazioni”. CONTINUA A LEGGERE NELLA PROSSIMA PAGINA >>
Ecco alcune immagini dell’evento