Pubblicato il 28 Ottobre 2024
All’ultimo posto c’è Catania. Il capoluogo etneo è la peggiore città italiana secondo il rapporto Ecosistema Urbano diffuso da Legambiente e Ambiente Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore.
La classifica è il prodotto dell’analisi di 20 parametri di 5 macro aree: aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente.
Catania, quindi, è la città meno eco sostenibile per via del più alto numero di auto (79 ogni 100 abitanti) e la scarsa raccolta differenziata.
Un dato che da solo sintetizza il divario che ancora sussiste fra Nord e Sud Italia. Perché dal lato opposto della classifica c’è Reggio Emillia.
Il primo posto conquistato con un punteggio complessivo che supera 80, grazie, soprattutto, alle piste ciclabili.
Il podio è completato da Trento (vincitrice nel 2023, seconda a livello nazionale per metri quadrati pro capite di verde totale) e Parma.
Per quanto riguarda le 106 città analizzate, nelle prime 50 posizioni le uniche realtà urbane del Meridione sono Cosenza (13esima, seconda a livello nazionale per mq di piste ciclabili ogni 100 abitanti), Teramo (20esima), Cagliari (23esima) ed Enna (43esima).
Le prime 12 sono tutte del Nord, la stragrande maggioranza delle cittadine del Sud vanno dal 66esimo posto in giù.
Dal 100esimo posto in giù ci sono Palermo, Napoli, Crotone, Reggio Calabria.
Nel settore alberi in città ogni 100 abitanti, alla guida c’è Belluno seguita da Modena, Cremona, Trieste e Mantova. Per mq di isole pedonali ogni 100 abitanti, Lucca prima (682,7), Venezia seconda (528,2) e Rimini terza (261,4).
Nei minori consumi idrici domestici, Isernia è la regina con 69 litri per abitante al giorno. Dietro si posizionano Agrigento (88), Palermo (94) e Arezzo (104). Ma nella dispersione idrica a uso civile, industriale e agricolo in testa si trovano Pavia, Milano, Lecce, Monza e Alessandria.
Capitolo consumo di suolo tra il 2017 e il 2022. Le più virtuose sono Latina, Pordenone e Prato. La città toscana, tra l’altro, è seconda tra quelle che lo utilizzano in modo efficiente, insieme a Bologna e Milano.
Prima in solitaria c’è Como.
Infine, ausilio del solare pubblico: Padova in cima per potenza installata in kW su edifici pubblici ogni 1.000 abitanti, tallonata da Pesaro, Verona, Oristano e Pordenone.