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reddito di cittadinanza

Ottiene il reddito di cittadinanza per un disguido: ripaga l’Inps coi soldi guadagnati facendo la colf

Pubblicato il 11 Ottobre 2024

Costretta a prostituirsi così come numerose connazionali giunte in Italia sognando un nuovo inizio. E quando, finalmente, riesce a liberarsi dagli sfruttatori, un errore burocratico la costringe a utilizzare parte di quel che guadagna facendo la colf per restituire i soldi di un reddito di cittadinanza che non spettava…

La vicenda prende avvio quando la donna, una 34enne nigeriana, presenta all’Inps la richiesta del sussidio che poi sarà sostituito dall’Assegno di inclusione.

Nella dichiarazione aveva scritto che era residente in Italia da più di dieci anni, un requisito necessario per avere l’aiuto di Stato, ma in realtà non era così.

A commettere l’errore però sarebbe stato il Caf di Ancona dove la 34enne si era rivolta per compilare la documentazione che serviva da presentare all’Inps.

Non comprendendo bene l’italiano aveva firmato la dichiarazione poi portata per chiedere il reddito di cittadinanza.

Il tutto è venuto a galla quando la guardia di finanza le contesta di aver percepito indebitamente oltre 1300 euro, denunciandola e rischiando, quindi, una condanna.

Il giudice Alberto Pallucchini, preso atto del disguido, l’ha assolta.

La 34enne donna ha presentato dei bollettini da 50 euro che sta pagando mensilmente per restituire all’Inps i soldi avuti indebitamente.