Fa ancora discutere la vicenda di Elena Del Pozzo, la bambina di 4 anni uccisa dalla madre lo scorso lunedì 13 giugno. A prendere parola è la ginecologa romana Monica Calcagni.
La ginecologa ha prima di tutto detto di non giudicare la madre Martina Patti per quanto commesso dicendo queste parole in un video di Tik Tok: “Sui social ci sono messaggi di persone disgustate e arrabbiate per l’abominio commesso da questa mamma che ha ucciso sua figlia. Sono mamma di tre figli e mai mi sognerei di ucciderli o far loro del male, ma non mi sentirei di puntare il dito contro questa donna: non la conosciamo, non sappiamo il suo vissuto. E a questo punto punterei il dito anche contro tutti quelli che hanno frequentato questa donna senza capire il suo malessere. Per arrivare a uccidere il proprio figlio bisogna stare veramente male: non sappiamo la solitudine, la depressione, cosa è passato nella testa di questa donna. Possiamo solo sentirci addolorati e colpevoli per non aver capito che c’era un malessere. Tutti quelli che accusano questa donna sono poi quelli che non accusano le donne che abortiscono e ammazzano i loro figli. Solo che quelli non sono mai nati, quindi non li hanno mai tenuti in braccio, in grembo o allattati. Ma non è la stessa cosa? Quelli che puntano il dito sono anche quelli che puntano il dito contro le donne che lasciano il figlio in ospedale per farlo adottare, definendole ingrate? Non è forse meglio lasciare un bambino in ospedale perché non ci si sente in grado di crescerlo, e dargli una possibilità di trovare una famiglia in grado di dargli amore? Non ci sono cose giuste o sbagliate, ci sono situazioni che ci lasciano basiti, amareggiati e tristi e situazioni che invece ci lasciano indifferenti. Il mio pensiero va a te, piccola Elena, e a tutti i bambini uccisi e massacrati dai genitori. Siete stati bambini veramente sfortunati. Ma sfortunati sono stati anche i vostri genitori, che non sono stati capiti e compresi e non hanno capito cosa hanno perso. Meritano di pagare per il torto che vi hanno fatto, ma pagheranno per tutta la vita, perché porteranno quel peso per sempre nel loro cuore”.
La ginecologa ha poi fatto una precisazione sui commenti che le sono arrivati su Tik Tok per quello che ha detto e ha spiegato anche come sia a favore della legge 194, che consente alla donna di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza, che però non deve essere utilizzata come contraccettivo, e confermando come non si senta di giudicare.
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