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ELEONORA BOTTECCHIA ALLA PRO BIENNALE DI VENEZIA: “L’ARTE RIPARTE DAL VENETO”

L’artista trevigiana, con all’attivo il premio ricevuto dopo le selezioni, debutta nella rassegna di Palazzo Ivancich dove sino al 7 agosto saranno esposte 260 opere tra pittura, scultura, fotografia e video

Pubblicato il 24 Luglio 2020

L’artista trevigiana, con all’attivo il premio ricevuto dopo le selezioni, debutta nella rassegna di Palazzo Ivancich dove sino al 7 agosto saranno esposte 260 opere tra pittura, scultura, fotografia e video

L’Italia della bellezza riparte dal Veneto con la Pro Biennale di Venezia, mostra internazionale d’arte contemporanea curata da Salvo Nugnes e dal professor Vittorio Sgarbi.

Taglio del nastro ieri – giovedì 23 luglio – a Palazzo Ivancich, a pochi passi da Piazza San Marco. Tra i presenti, Vittorio Sgarbi, la giornalista Silvana Giacobini (già direttrice di “Chi” e “Diva e Donna”), il fotografo internazionale Roberto Villa, la critica d’arte Flavia Sagnelli, il comico Pippo Franco e molti altri. Attesi nei prossimi giorni il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, il sociologo Francesco Alberoni, Katia Ricciarelli, il musicista Morgan, la scrittrice Maria Rita Parsi, il direttore del Tgcoom24 Paolo Liguori, il maestro Josè Dalì figlio di Salvador Dalì, Carlo Motta dell’Editoriale Giorgio Mondadori.

Tantissimi gli artisti provenienti da tutto il mondo: ben 260 le opere esposte, tra pittura, scultura, fotografia e video. Tra gli artisti presenti, ambasciatrice della terra del Prosecco, c’è anche la trevigiana Eleonora Bottecchia che ha presenziato all’apertura della rassegna artistica e ha già all’attivo il Premio “Pro Biennale Venezia”, conferitole subito dopo le selezioni.

L’artista, conosciuta per le sue marine materiche, è presente alla Pro Biennale con due opere, una dedicata alle colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità, opera che le ha fatto vincere il riconoscimento, e una seconda realizzazione, “Preghiera Blu”, un telaio a forma di crocifisso scolpito nel mare, realizzato durante il lockdown. 

L’ispirazione? L’indimenticabile Urbi et Orbi di Papa Francesco in Piazza San Pietro durante il Covid.  “La mia ‘Preghiera Blu’ l’ho concepita come simbolo di speranza – afferma Eleonora -.  Mi ha ispirata la benedizione di Papa Francesco, un momento che ha scritto la storia del mondo. E’ stata così potente e piena di energia che mi sono messa subito a dipingere”.

La Pro Biennale è il primo grande evento dopo il lockdown e anche ieri, in occasione della conferenza stampa di apertura della rassegna, il messaggio fortemente promosso dal curatore Salvo Nugnes è proprio quello che la Pro Biennale Venezia vuole essere simbolo di rinascita e di ripartenza. Un elemento che ricorre anche nelle opere di moltissimi artisti. Per Eleonora Bottecchia, dopo Milano, Miami e Roma, è la prima esposizione in Veneto. Si può dire che questa volta gioca in casa.

“Sono emozionatissima – aggiunge Eleonora –. Esporre a pochi passi da Piazza San Marco, in un contesto internazionale come la Pro Biennale, è un sogno! Venezia e il Veneto, ospitando questa rassegna culturale, danno un grande segnale di ripartenza e futuro, oltre ad essere un grande volano di promozione per la città lagunare. Onorata di esserci“.

La rassegna artistica è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 19, con ingresso gratuito, fino al 7 agosto.