Pubblicato il 28 Agosto 2020
Lo ha confessato apertamente Michele Emiliano ieri dopo la riunione con gli esperti: l’emergenza Coronavirus è entrata nella fase della sua seconda ondata forte di contagi e entro le prossime tre settimane ci sarà un nuovo picco. Un allarme che risuona pesante nelle orecchie di tutti i pugliesi, ancora provati dall’incubo lockdown vissuto tra marzo e maggio in piena emergenza Coronavirus. Una voce autorevole quella del governatore della Regione Puglia che, purtroppo, trova conferma nei dati del bollettino epidemiologico emanato quest’oggi, venerdì 28 agosto, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione Salute. Sono 52 i casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore in Puglia. In tutto sono stati effettuati 3.226 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e i casi riscontrati sono così suddivisi: 20 in provincia di Bari, 6 nella provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi, 15 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto. Fortunatamente non si è verificato alcun decesso.
Emergenza Coronavirus, i dati complessivi
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus sono stati effettuati 297.585 tamponi e sono 4.028 i pazienti guariti, mentre sono 684 quelli attualmente positivi. Il totale dei casi Covid in Puglia è di 5.268, così suddivisi: 1.765 nella Provincia di Bari; 429 nella Provincia di Bat; 705 nella Provincia di Brindisi; 1.352 nella Provincia di Foggia; 667 nella Provincia di Lecce; 309 nella Provincia di Taranto; 38 attribuiti a residenti fuori regione (1 caso è stato eliminato dal database); 3 provincia di residenza non nota. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti. “I 3 casi registrati oggi dal Dipartimento di prevenzione – afferma Rodolfo Rollo, in merito all’emergenza Coronavirus – riguardano due residenti in provincia di Lecce rientrati dalla Sardegna e un altro residente su cui è in corso l’indagine epidemiologica”.