« Torna indietro

elezioni regionali

Chi ha vinto in Emilia-Romagna e Umbria? I risultati definitivi delle elezioni

Pubblicato il 19 Novembre 2024

Dalle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria esce vincitore un unico partito: il Pd, che ha trionfato in entrambe le regioni. Se la vittoria di Michele De Pascale in Emilia-Romagna era abbastanza scontata, non lo era di certo quella di Stefania Proietti in Umbria. Il Pd ha superato il 40% in Emilia-Romagna e il 30% in Umbria.

I risultati delle elezioni regionali in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna sono stati rispettati i pronostici con la vittoria del candidato del centrosinistra e sindaco di Ravenna Michele De Pascale, che ha ottenuto il 56,77% dei consensi, pari a 922.150 voti. Elena Ugolini è arrivata al 40,07% delle preferenze, pari a 650.95 voti. Gli altri due candidati, Federico Serra e Luca Teodori, hanno raggiunto rispettivamente l’1,94% e l’1,22% dei voti.

L’affluenza è stata piuttosto bassa, 46,42%, dettata probabilmente dal fatto che l’esito finale delle elezioni fosse abbastanza scontato. La maggioranza di De Pascale avrà a disposizione 34 seggi nel Consiglio regionale, compreso quello per il presidente, mentre il centrodestra ne avrà 16, compreso quello per la Ugolini.

I risultati delle elezioni regionali in Umbria

Ben diversa la situazione in Umbria, dove l’esito finale era molto più incerto. Alla fine l’ha spuntata Stefania Proietti del centrosinistra, sindaca di Assisi, che ha ottenuto il 51,13% delle preferenze, pari a 182.394 voti. La leghista Donatella Tesei, governatrice uscente, è arrivata al 46,17%, cioè 164.727 voti.

Inizialmente secondo gli exit poll ci sarebbe stato un testa a testa serrato, invece man mano che lo scrutinio procedeva la Proietti ha guadagnato sempre più terreno chiudendo con un vantaggio di circa 5 punti. L’affluenza è stata del 52,3%, leggermente più alta rispetto all’Emilia-Romagna, forse proprio perché l’esito finale era molto incerto.

Un risultato che fa molto rumore e che rilancia prepotentemente il Pd come partito leader dell’opposizione, mentre per Giorgia Meloni è tempo di riflessioni per capire dove ricercare i motivi di due sconfitte pesanti.