Pubblicato il 6 Novembre 2024
Si è tolta la vita a 15 anni. E si sospetta che la tragica decisione sia stata provocata da uno dei crimini più abietti: il revenge porn.
E’ la pista seguita dagli inquirenti che stanno occupandosi del suicidio di una studentessa di origini arabe avvenuto nella provincia di Enna.
Terribile quel che è stato scoperto, al rientro dal lavoro, dalla madre nella casa di campagna di famiglia: la figlia si è impiccata con una corda da altalena.
I soccorsi sono giunti repentinamente sul posto e, sull’ambulanza, l’equipe medica ha cercato per mezz’ora un disperato tentativo di rianimarla, di ricondurla dalla madre incredula, sconvolta, ma ogni tentativo è stato inutile.
Secondo quel che è stato riferito da alcuni studenti della scuola frequentata dalla ragazza, nelle chat sarebbero state condivise foto e video che la ritrarrebbero in atteggiamenti intimi
Per questo la Procura di Enna ha deciso di aprire un fascicolo, attualmente contro ignoti, con l’ipotesi di istigazione al suicidio.
Così sarà possibile procedere anche senza denuncia agli accertamenti per scoprire cosa abbia spinto la giovane a compiere il gesto estremo, irrimediabile.
Saranno, quindi, analizzati minuziosamente i contenuti del suo cellulare e degli altri dispositivi che le appartenevano, soprattutto messaggi e chat.