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Era la villa del boss, diventerà una caserma dei Carabinieri; la comunicazione al comando provinciale dell’Arma di Latina

Pubblicato il 13 Dicembre 2024

La lussuosa villa confiscata al noto trafficante di droga Maurizio De Bellis sarà trasformata in una caserma dei Carabinieri, che ospiterà il Nucleo per la Tutela Agroalimentare di Latina, una nuova sede istituita per potenziare il controllo e la sicurezza nel settore agroalimentare. Questa decisione, formalizzata nelle scorse settimane, è giunta al termine di un lungo processo di assegnazione e oggi vede la consegna ufficiale dell’immobile all’Arma da parte dell’Agenzia del Demanio, alla presenza dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Una villa simbolo del contrasto alla criminalità

La proprietà confiscata è una villa di lusso con piscina, situata lungo una traversa isolata al chilometro 75 della Pontina, nei pressi di Borgo Isonzo. Parte di un più ampio complesso immobiliare che include anche un capannone, l’edificio era stato requisito tra il 2013 e il 2014 dalla Divisione Anticrimine della Questura di Latina, con la misura patrimoniale approvata dal Tribunale di Roma su richiesta della Procura.

L’acquisizione definitiva della villa da parte dello Stato è avvenuta solo nel 2018, dopo che erano state confermate le origini illecite del patrimonio di De Bellis, accumulato tramite un’estesa rete di spaccio di cocaina. Le indagini avevano rivelato che la villa stessa era utilizzata come centro operativo per le sue attività criminali.

Il passato criminale di Maurizio De Bellis

De Bellis, già noto per i suoi precedenti penali e le sue connessioni con la criminalità organizzata locale, era stato arrestato nel dicembre 2013 durante un’operazione del Nucleo Investigativo dei Carabinieri. Le intercettazioni ambientali e le telecamere nascoste avevano documentato il traffico di droga gestito dalla villa. Successivamente, ulteriori indagini lo avevano collocato al vertice del mercato della droga nel territorio pontino.

Nel 2021, poco prima di Natale, De Bellis fu arrestato nuovamente per aver fornito mezzo chilo di cocaina a un giovane spacciatore. Le autorità scoprirono inoltre che era nel mirino di una potente organizzazione criminale, che aveva pianificato un attentato contro di lui, sventato dall’intervento dei Carabinieri.

Una nuova vita per la villa confiscata

Con l’assegnazione della villa ai Carabinieri, l’immobile diventerà il nuovo centro operativo del Nucleo per la Tutela Agroalimentare, un’iniziativa che sottolinea l’importanza di convertire i beni confiscati in risorse utili per la comunità. Questo presidio sarà un simbolo del riscatto e del contrasto alla criminalità, nonché un’opportunità per rafforzare la sicurezza agroalimentare nel Lazio.