Pubblicato il 8 Febbraio 2025
Dopo due mesi di angoscia, la vicenda di Rudy Cavazza, il giostraio 54enne di Roma scomparso lo scorso dicembre, ha avuto il più tragico degli epiloghi. Il suo corpo è stato rinvenuto nel pomeriggio di ieri in un canale di scolo a Fosso Grande, una zona al confine tra Pescara e Spoltore.
L’identità dell’uomo è stata confermata dalle prime verifiche investigative e dai familiari, che attraverso l’associazione Penelope Abruzzo hanno annunciato la nomina di un perito di parte per assistere all’autopsia.
Dubbi e interrogativi: cosa è successo a Rudy Cavazza?
La scoperta del cadavere in uno stato avanzato di decomposizione solleva numerosi interrogativi. Il 7 dicembre scorso, il giostraio si era allontanato senza scarpe, documenti e telefono, lasciando sgomenta la sua famiglia. Lo scorso 18 dicembre, le figlie avevano lanciato un appello disperato durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”, mentre il fratello Daniele aveva espresso dubbi sulle circostanze della scomparsa.
Un elemento chiave dell’indagine è un messaggio vocale inviato da Cavazza a una delle sue figlie poco prima di sparire: “Ci vediamo domani che c’ho da fa”. Un segnale di normalità che oggi appare come un mistero ancora più fitto.
Indagini in corso: nessuna pista esclusa
Il ritrovamento del corpo è avvenuto grazie ad alcuni parenti residenti nella zona, ma resta da capire perché il cadavere non sia stato individuato prima, nonostante le intense ricerche condotte nelle scorse settimane. I Carabinieri sono al lavoro per ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo e accertare se si sia trattato di una morte accidentale o se dietro il decesso possa esserci un’altra spiegazione.
La famiglia, sconvolta dalla notizia, attende ora l’esito dell’autopsia, che potrebbe fornire risposte determinanti sulle cause della tragedia.