Pubblicato il 9 Agosto 2023
Così Arianna, una turista, sui social.
Nell’estate dei rincari, anche “l’acqua del sindaco” costa: una cliente l’ha pagata 20 centesimi domenica 6 agosto in un bar della località turistica in provincia di Enna.
Il post su Facebook, come spesso accade, ha ancora una volta diviso le opinioni degli utenti: alcuni si sono uniti alla polemica di Arianna trovando il pagamento di un bicchiere d’acqua di rubinetto inammissibile.
Altri ritengono invece che i 20 centesimi siano irrisori se paragonati all’aumento più consistente di altri servizi, come a esempio del coperto, trovando quindi inutile la polemica di Arianna:.
Altri utenti ancora ritengono che ogni locale sia libero di far pagare persino l’acqua del rubinetto se lo ritiene opportuno trattandosi di un servizio: “È normale, se ti servono al tavolo poi devi pagare per quello che hai chiesto -dice Daniele -. Il cameriere costa, l’acquedotto costa, costa anche il lavaggio del bicchiere e l’elettricità. Perché dovresti averla gratis”?
Alcuni utenti non sono rimasti affatto sorpresi dal pagamento dell’acqua del rubinetto siccome, specialmente nelle località turistiche, viene inserita nel menù del locale e viene fatta pagare 50 centesimi se non addirittura un euro.
“Col turismo c’è sempre stata speculazione – precisa Desiree – non solo a Eraclea. A Verona è a un euro quasi a ogni bar, per non parlare poi del prezzo del gelato con prezzi folli”.