Pubblicato il 12 Dicembre 2024
Nella giornata di ieri, mercoledì 11 dicembre, un maresciallo donna della tenenza dei carabinieri di Ercolano ha finito il turno e sta per tornare a casa, ma la sua giornata lavorativa è tutt’altro che finita. All’altezza di corso Resina sente infatti le urla disperate di un uomo, che lei conosce, dalla pizzeria sul marciapiede opposto. L’uomo sta urlando poiché il suo piccolo di due anni ha il viso viola, gli occhi socchiusi e le braccia penzoloni: sta soffocando.
L’intervento dei marescialli
Il papà urla e chiede aiuto ai passanti, mentre attorno al piccolo si crea un capannello di curiosi e persone attirate dalle grida dell’uomo. Il maresciallo interviene e prende subito la situazione in mano: il piccolo non respira, si ipotizza che abbia ingerito qualcosa che lo stia facendo soffocare, quindi pratica immediatamente la manovra di Heimlich per disostruire le vie aree. Purtroppo nulla da fare, il bimbo continua a stare male, e il maresciallo chiede di chiamare immediatamente l’1-1-8, mentre prosegue con la manovra.
Dopo minuti interminabili l’ambulanza non arriva, quindi la donna decide di correre in caserma chiedendo l’aiuto di un altro maresciallo che aveva appena montato. Anche lui tenta di eseguire le manovre di soccorso, ma il bimbo caccia solo muco e bolo. C’è chi parla di febbre, chi di antipiretico appena assunto, ma mentre monta la disperazione tra i presenti finalmente arriva l’ambulanza.
La corsa disperata verso l’ospedale
I due sottufficiali saltano sull’auto e parte una disperata corsa verso l’ospedale, con il bambino e il padre che, disperato, ripete meccanicamente: “Aiutatemi vi prego”. In appena 3 minuti l’auto percorre i 5 chilometri che separano dall’ospedale Maresca di Torre del Greco, con il maresciallo lato passeggero che urla dal finestrino per spianare la strada alla collega col piede pigiato sull’acceleratore.
Il bimbo arriva incosciente tra le braccia dei medici, che intuiscono che si tratta di una reazione allergica, quindi decidono di trasferirlo quanto prima in ambulanza al Santobono. Sono altre ore di angoscia per il padre, ma alla fine il bimbo si è salvato grazie all’interventi tempestivo dei carabinieri prima e dei medici poi. La famiglia del piccolo non sa come ringraziare i due marescialli che si sono prodigati per salvargli la vita: “Siete degli angeli”.