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Terni

Ergastolano esce di prigione: accoltella e sfregia l’ex con l’acido

Pubblicato il 7 Maggio 2024

Si contano ogni giorno e con una periodicità preoccupante le aggressioni a danno di donne da parte di compagni, mariti, fidanzati o ex che culminano con uccisioni o ferimenti molto gravi. L’ultimo tragico episodio si è verificato ieri 6 maggio, quando un 40enne in provincia di Varese ha aggredito l’ex compagna 37enne con un coltello, difesa dal padre che ci ha rimesso la vita per una coltellata al torace.

Sempre ieri si è verificato un’altra drammatica aggressione di un uomo ai danni della compagna. Protagonista di questa orribile vicenda è un ergastolano 61enne originario di Napoli, che ha gettato acido sulla testa della compagna per poi ferirla con una coltellata a Sorbolo Mezzani, piccolo comune in provincia di Parma.

L’aggressione

L’uomo è condannato all’ergastolo per reati molto gravi commessi contro la persona qualche decennio fa, ma usufruiva di un regime di semilibertà per uscire dal carcere andando a lavorare oppure per incontrare i suoi cari, con l’obbligo di tornare nel penitenziario a Parma.

E così ha fatto, fino a ieri sera, quando è successo l’imponderabile. L’uomo stava cenando con la compagnia 54enne, con la quale ha anche due figli maggiorenni. Poi tra i due è scoppiata una furibonda lite, culminata con l’insano gesto: il 61enne ha versato una bottiglia di acido sulla testa della compagna, per poi colpirla con una coltellata al fianco.

La fuga

Un passante ha sentito le urla atroci della donna e così ha subito dato l’allarme. Il 61enne si è messo subito in auto e si è dato alla fuga, probabilmente senza una meta precisa. I militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Parma, insieme ai carabinieri di Firenze e Arezzo, si sono messi sulle tracce del fuggitivo.

L’uomo dopo una fuga di 300 km è arrivato fino ad Arezzo, dove è stato fermato dalle forze dell’ordine con l’ausilio della polizia stradale. Nei confronti dell’uomo pendono le pesantissime accuse di tentato omicidio aggravato, deformazione dell’aspetto della persona tramite lesioni permanenti al viso ed evasione. La Procura di Arezzo si è occupata dell’arresto e tutti gli atti saranno trasmessi a Parma.