Pubblicato il 22 Settembre 2021
L’emergenza spazzatura a Catania, che getta ulteriore benzina nel fuoco dopo quella sanitaria, ha fatto parecchio discutere, ma adesso sembra che per essa siano vicini i titoli di coda. Le polemiche sono state parecchie, anche perché in alcune zone sembra che i cumuli di rifiuti siano in quantità maggiore rispetto ad altre scatenando le ire dei residenti, che non ne possono più di vedere delle vere e proprie montagne di immondizia vicino alle loro case.
A ciò si aggiunge anche il problema della raccolta differenziata non ancora presente in alcune strade del capoluogo etneo, ma in questo senso una novità è arrivata dalla respinta da parte del Tribunale Amministrativo Regionale del ricorso della Dusty, la società che finora ha detenuto l’appalto della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel capoluogo etneo e che si era opposta soprattutto al costo del trasporto della spazzatura a carico dei privati.
L’assessore all’Ecologia del Comune di Catania, Fabio Cantarella, sentito da noi telefonicamente, ha fatto il punto della situazione precisando quali sono stati i motivi della mancata raccolta dei rifiuti in alcuni quartieri della città e anche quanto tempo si dovrà attendere prima di vedere la raccolta differenziata in tutto il capoluogo etneo.
Come sta procedendo la raccolta della spazzatura in città?
“Stiamo liberando la città dai cumuli di rifiuti dopo che per 8 giorni non lo abbiamo potuto fare. Stiamo concludendo a Picanello, Canalicchio, Barriera del Bosco e San Giovanni Galermo e ci stiamo spostando nella zona sud. Contiamo di finire già entro venerdì“.
Perché alcune zone sono più piene di spazzatura rispetto ad altre?
“Perché le discariche ci hanno dato un limite per la quantità e di conseguenza non accettano tutti cumuli di immondizia che potremmo portare lì”.
Quanto tempo si dovrà attendere per avere la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città e come commenta il ricorso della Dusty respinto?
“La gara si sta facendo e a partire dal primo di novembre ci saranno la nuove ditte appaltatrici per avere così la raccolta porta a porta nei punti della città nei quali essa è ancora assente, togliendo così del tutto i cassonetti. Il ricorso della Dusty respinto è chiaro che lo commento con soddisfazione”.