Milano. L’esoscheletro agirà sui muscoli della schiena: durante le attività di sollevamento e di movimentazione dei pesi, essi saranno stimolati. Si determineranno in tal modo “benefici a breve e lungo termine”: lo sforzo fisico sarà significativamente ridotto, e con esso la sensazione di fatica. La produttività non può che essere favorita. L’esoscheletro potrebbe “ridurre lo sforzo degli operatori di circa il 30% e migliorare la produttività all’incirca del 10%”. Nel primo trimestre del 2022, ci saranno i test dei primi prototipi. Per il secondo trimestre, compariranno i primi esoscheletri lombari.
Il processo di ingegnerizzazione del nuovo esoscheletro per il supporto lombare sarà condotto da Comau, mentre l’elaborazione e lo sviluppo del progetto, nonché il collaudo della tecnologia di robotica indossabile vedranno all’opera il team di progettisti specializzati di Iuvo, società di cui il Gruppo Comau detiene una quota di maggioranza.
Esselunga guiderà il processo di validazione del dispositivo, coinvolgendo i propri operatori.
Nicola Vitiello, professore associato della Sant’Anna e cofondatore di Iuvo, ha dichiarato: “Qualsiasi tecnologia creata per aiutare l’uomo, affinché possa essere accettata con successo, richiede la partecipazione attiva degli utenti finali, durante ogni fase“.
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