Pubblicato il 1 Giugno 2024
Non sono rari i casi in cui i condannati preferiscono le patrie galere agli arresti domiciliari poiché non sopportano la convivenza forzata con la moglie. Lo scorso aprile un pregiudicato 33enne di Napoli evase dai domiciliari e fu portato in carcere, una cosa che non lo turbò più di tanto, anzi, era proprio quello che voleva non riuscendo più a tollerare la convivenza con la moglie.
Una storia simile a quella risalente all’agosto del 2022 quando un 41enne di origini peruviane addirittura minacciò il suicidio se le forze dell’ordine non l’avessero arrestato, rinunciando così agli arresti domiciliari e preferendo la prigionia del carcere alla “prigionia” della moglie.
Da Varcaturo, provincia di Napoli, arriva un’altra storia di evasione dai domiciliari per una convivenza impossibile: non con la moglie questa volta, ma con il nonno.
Evade dai domiciliari per andare in galera
I fatti si sono svolti ieri notte, quando i carabinieri della stazione locale di Varcaturo erano impegnati nei servizi di perlustrazione, tra i quali rientravano anche il controllo delle persone sottoposte alle misure restrittive. E così i militari bussano alla porte di un 28enne agli arresti domiciliari che, alla vista dei militari, esprime tutto il suo disappunto.
“Voglio andare via, portatemi in carcere” – ha detto l’uomo ai carabinieri, spiegando di non riuscire più a sopportare il nonno. I militari, piuttosto spiazzati dalla richiesta dell’uomo, hanno provato a sedare le controversie in famiglia, spiegando all’uomo che non può decidere dove andare, soprattutto di notte. L’unico consiglio che hanno potuto dare al 28enne è di parlare il giorno dopo con il proprio avvocato, cercando comunque di appianare le divergenze con il nonno.
I militari sono così tornati a pattugliare la zona di Giugliano, temendo però che il 28enne possa aver commesso qualche “colpo di testa”. E infatti dopo appena 5 minuti sono tornati nuovamente a casa dell’uomo che, come sospettavano, era uscito di casa evadendo i domiciliari.
I carabinieri a quel punto non hanno potuto fare altro che arrestare l’uomo che, in casa, aveva addirittura la valigia già pronta per un’evasione premeditata. L’arrestato è stato dunque “accontentato”: ha lasciato la casa dove era costretto a convivere forzatamente col nonno e ora è in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.