Pubblicato il 19 Gennaio 2023
Il tema sulla nudità è sempre stata una questione molto spinosa e delicata, soprattutto per quanto riguarda i social, in particolare Facebook e Instagram che sono quelli più gettonati.
Secondo la commissione indipendente di vigilanza di Meta, l’azienda che controlla Facebook e Instagram, censurare immagini che mostrano capezzoli e seni è una “discriminazione nei confronti delle battaglie di emancipazione di donne, transgender, intersex e persone non binarie”.
La questione verte su una semplice domanda: “Perché gli uomini possono mostrarsi a torso nudo e le donne no?”. La commissione composta da giornalisti, politici e accademici ha chiesto ai vertici di Meta di modificare le norme che regolamentano le nudità sui social, definendo criteri chiari, obiettivi e rispettosi dei diritti.
La palla adesso passa all’azienda che avrà 60 giorni di tempo per discutere e prendere una decisione.
Rivoluzione in arrivo su Facebook e Instagram? Tutto merito del movimento #FreetheNipple
La questione è stata sollevata dopo una campagna, chiamata #FreetheNipple (Liberate i capezzoli), nata nei campus americani e sostenuta da personaggi noti come Rihanna, Miley Cyrus e Lena Dunham, ma anche da vip italiane come Aurora Ramazzotti e Chiara Ferragni.
I rischi della “liberalizzazione” dei seni e dei capezzoli
La “liberalizzazione” dei capezzoli rappresenterebbe però un problema evidente per l’algoritmo, che farebbe fatica a distinguere un nudo artistico o una foto in topless da un contenuto pornografico.
Un problema sollevato anche da Emily Bell, direttrice del Tow Center for Digital Journalism che ha dichiarato al The Guardian: “Il contesto è tutto, e gli algoritmi sono pessimi nell’analisi del contesto. La domanda interessante è come Meta possa creare nuove regole senza aprire le porte al porno, che è il motivo per cui queste regole esistono. Dovrebbe essere possibile, ma sono scettica sul fatto che lo sia davvero se la moderazione dei contenuti resta automatizzata”.
Secondo molti il rischio è che Instagram e Facebook possano trasformarsi in una sorta di OnlyFans, piattaforma dove vengono pubblicati contenuti sessualmente espliciti dove sono approdati anche molti vip, tra cui la prof del corsivo Elisa Esposito.