Pubblicato il 9 Agosto 2024
Un 59enne abruzzese, residente da tempo a L’Aquila, è stato condannato dal Tribunale di Roma con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un’aspirante attrice a 7 anni e 8 mesi di reclusione. Secondo l’accusa l’uomo si sarebbe presentato come un importante regista ad un’aspirante attrice, millantando contatti con facoltosi investitori americani. “Vedrai, ti porto a Hollywood” – con frasi di questo tenore si era conquistato la fiducia della donna, convincendola a girare delle scene erotiche con la scusa che erano a fini cinematografici.
Le bugie del falso regista
Come riportato da Il Messaggero, l’uomo avrebbe costretto l’aspirante attrice a girare delle scene erotiche: la faceva sedere sulle sue gambe e la palpeggiava solo con la scusa di abusare di lei. In un’altra scena l’avrebbe costretta a spogliarsi e in un’altra ancora l’avrebbe sbattuta violentemente a terra per consentirle di tirare fuori la sua aggressività, almeno così diceva lui. Tutte queste azioni erano finalizzate esclusivamente ad esercitare un forte controllo sulla donna, comprensibilmente scioccata degli abusi subiti.
Lo stesso regista avrebbe ingannato l’aspirante attrice ricreando una falsa delibera del Comune de L’Aquila che gli conferiva la cittadinanza onoraria, per dare maggiore credibilità alle sue bugie. Il riconoscimento riguardava un’altra donna, anche lei vittima del finto regista che gli aveva promesso un ruolo importante in un film prestigioso, come emerso dalle indagini.
Il 59enne ha sempre respinto le accuse mosse a suo carico ed è probabile che, dopo la condanna a 7 anni e 8 mesi inflitta dal Tribunale di Roma, possa decidere di ricorrere in appello.