Nuovi sviluppi nell’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato alla luce le condotte illecite di alcuni dipendenti di Acqualatina. A seguito delle indagini, la società ha proceduto con altri due licenziamenti, presumibilmente legati alle vicende emerse dall’inchiesta della Procura di Velletri sulla gestione del servizio idrico nell’area nord della provincia di Latina e sul litorale romano, nell’ambito dell’Ato4.
La società ha allontanato il responsabile del servizio manutenzione impianti e reti e uno dei quattro referenti territoriali, responsabile della gestione della zona nord. Questi licenziamenti sembrano essere collegati ai fatti di Nettuno, dove è stato scoperto un sistema di corruzione che consentiva agli utenti di beneficiare di allacciamenti abusivi alla rete idrica e altri favori in cambio di mazzette che oscillavano tra i 200 e 1.500 euro. Tra i favori concessi c’erano l’allaccio diretto alla rete idrica o fognaria, l’azzeramento dei consumi e l’intervento gratuito di un autospurgo.
Inizialmente, l’inchiesta aveva portato al licenziamento di alcuni dipendenti dello sportello di Nettuno, sospettati di cancellare cartelle esattoriali per gli utenti morosi. Tuttavia, le indagini hanno poi rivelato un sistema di allacciamenti illegali, confermato dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma.
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