Pubblicato il 22 Agosto 2023
In quest’estate ormai è scoppiata la “febbre da scontrino”: tantissimi clienti hanno postato sui social i costi aggiuntivi che i ristoratori hanno aggiunto per dei servizi in più. La lista è lunghissima: dal piattino costato due euro per far assaggiare la pasta ad una bambina al taglio del toast costato due euro, dai 60 euro per due caffè al cubetto di ghiaccio nel caffè fatto pagare 50 centesimi in più.
Insomma i ristoratori sono stati messi alla gogna per i prezzi eccessivi richiesti per servizi che, almeno fino a poco tempo fa, venivano erogati gratuitamente. Tuttavia bisogna considerare anche l’altra faccia della medaglia, cioè i clienti che non sempre si comportano bene, e per fare un esempio basta citare il caso dei turisti italiani in Albania scappati senza pagare il conto, episodio che tra l’altro si è ripetuto anche in altri ristoranti italiani.
Il riscatto dei ristoratori: “In 8 hanno ordinato 3 pizze”
Un altro scontrino è diventato virale ultimamente, con la differenza che non è stato postato da un cliente arrabbiato ma da un ristoratore genovese frustrato per il comportamento poco educato di alcuni avventori.
Così inizia il suo racconto: “Genova, 13 Agosto 2023. Prenotazione per 8 persone alle 21.30 all’aperto.
2 bimbi e 6 adulti maleducati come pochi. 3 pizze divise in 8 piatti, 2 acque, 2 bibite, 3 birre e 4 caffè. Totale di spesa 63 euro, in un tavolo da 8 persone, a cena in un locale dove il coperto non si paga. Meno di 8 euro a persona. Indignati da scontrino del ristorante, ci dite come si deve comportare il ristoratore in casi come questo?!?”.
Infine ha concluso: “(Ho recuperato comanda e scontrino perché, da oggi, visto che sta febbre da scontrino piace a tantissimi, voglio mostrarVi il rovescio della medaglia). La pizza mezza Margherita (7€) e mezza Estate
(14€) è stata calcolata a 10 come una melanzane, quindi arrotondata in difetto. Vi giuro che, purtroppo, è tutto vero! Ditemi la Vostra!!!”.