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“Padre mi confessi perché ho peccato”, ma il fedele era innamorato del prete e ora è indagato per stalking

Pubblicato il 3 Dicembre 2022

Il Messaggero ha portato alla luce una storia abbastanza bizzarra che vede protagonista un fedele 62enne della parrocchia della Chiesa della Natività di San Giovanni a Roma in via Urbisaglia che adesso rischia addirittura il processo per stalking.

Un fedele troppo devoto: appostamenti, telefonate e desideri carnali

Il tutto è iniziato a gennaio 2021, quando il parroco ha notato che un fedele aveva attenzioni nei suoi confronti al limite del morboso.

Durante la messa il fedele non staccava mai gli occhi dall’altare, chiedeva spesso spiegazioni dell’omelia e pretendeva confessioni che potevano durare anche 3 ore. Tutto questo è durato per ben 18 mesi, ma il parroco aveva capito che quella dell’uomo non era una fervente devozione ma un vero e proprio corteggiamento sempre più invadente e morboso.

In più occasioni il prete lo ha invitato ad uscire dalla chiesa, ma il 62enne si metteva davanti alla porta della sagrestia impedendogli di uscire. In questi 18 mesi gli inquirenti hanno raccolto materiale sufficiente per accusare l’uomo di stalking: telefonate, pedinamenti, appostamenti e la confessione di essere innamorato del prete, col quale bramava di avere rapporti sessuali.

Una volta interrogato, il 62enne ha però negato tutto spiegando di essere semplicemente un fedele molto devoto. I pm non hanno però creduto alle sue parole e ora c’è il serio rischio che venga processato per stalking.