Federica Panicucci, durante la puntata odierna di Mattino 5, ha avuto come ospite Alessia Pontenani, avvocato di Alessia Pifferi che ha iniziato lo sciopero della fame dopo la condanna all’ergastolo per la morte della piccola Diana. La Panicucci ha risposto in maniera piuttosto piccata alle dichiarazioni dell’avvocato, smontando la sua teoria secondo la quale la Pifferi sarebbe come una bambina che non si rende conto delle sue azioni.
La Pontenani, interrogata sullo sciopero della fame avviato dalla sua assistita, ha detto che l’intenzione della Pifferi è quello di spegnersi. Ha inoltre aggiunto che non ha più voglia di mangiare e nei giorni successivi alla notizia aveva attaccato chi l’aveva accusata di fingere e di recitare una parte. Tra questi il pm di Milano Francesco De Tommasi, che si è sempre battuto per far avere l’ergastolo alla Pifferi, convinto che lei stesse recitando una parte per ottenere una pena più leggera.
Parole che non hanno convinto la Panicucci, la quale ha detto che la Pifferi ha iniziato lo sciopero della fame non tanto per l’elaborazione del lutto, né tanto meno per aver capito di aver commesso un crimine così grave, ma solo perché ha compreso di aver perso la sua libertà a causa dell’ergastolo. La Pontenani ha comunque ribadito che la sua assistita ha sofferto molto durante il processo per le accuse ricevute dalla parte civile e anche dalla madre e dalla sorella.
L’avvocato ha poi rivelato alcuni aneddoti che si sono verificati durante il processo, come quando la Pifferi le ha chiesto cosa significasse stratega e poi cosa significasse simulazione. La Pontenani ha detto che le ha risposto come se stesse parlando a dei bambini, ritenendo che la stessa Pifferi abbia un deficit cognitivo. Tesi comunque smentita in sede di processo, dove una perizia firmata dallo psichiatra forense Elvezio Pirfo ha giudicato la 38enne capace di intendere e di volere. “Se fosse stata un filino più furba, non avrebbe preso l’ergastolo” – ha osservato l’avvocato.
La conduttrice ha però ricordato alla Pontenani che la Pifferi, dopo essere rientrata a casa dopo 6 giorni durante i quali aveva lasciato da sola Diana, aveva comunque intenzione di ripartire nuovamente con l’uomo che la aspettava fuori casa. L’avvocato ha però risposto: “Non sappiamo se voleva portare via la bambina, era magari un tentativo per capire se quest’uomo la rivoleva a casa. So che sembra assurdo”.
A queste parole però la Panicucci è sbottata dicendo: “Sì avvocato me lo lasci dire, qui abbiamo davanti una madre che tale forse non si può definire, che lascia una bambina sola per sei giorni, a mangiarsi il pannolino perché non aveva niente da bere e da mangiare”. Poi, riprendendo un concetto già espresso, ha detto che la Pifferi ha smesso di mangiare non perché sia pentita per aver causato la morte della figlia, quanto piuttosto perché ha capito che dal carcere non uscirà più.
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