Pubblicato il 19 Giugno 2023
Fedez torna nuovamente al centro delle polemiche, dopo la “querelle” con Annalisa. Durante il concerto di Radio Zeta alcuni fan avevano notato come il rapper fosse visibilmente scuro in volto poiché le attenzioni erano rivolte proprio alla cantante, fenomeno del momento grazie al suo tormentone estivo “Mon amour”.
Questa volta la polemica ha ben altro tenore e non riguarda direttamente Fedez, quanto piuttosto il suo tatuatore. Il cantante infatti si è fatto tatuare sulla gamba sinistra il volto della figlia Vittoria, ma non tutti i fan ne hanno apprezzato l’estetica.
Fedez si tatua il volto della figlia sulla gamba: esplode la polemica
Fedez è un vero amante dei tatuaggi e ha deciso di farne uno nuovo in onore della figlia Vittoria, annunciandolo così sui social: “Trovate qualcuno che vi guardi con lo stesso amore con cui mi guarda mia figlia…E poi tatuatevelo”.
Nulla da dire sul significato del tatuaggio, che evidenzia il forte legame tra padre e figlia, ma sull’estetica e sulla grafica in effetti i fan hanno mosso critiche anche piuttosto feroci.
Qualcuno, forse per scherzare, addirittura ha scritto: “Perdona la franchezza… Io fossi in te denuncerei il tatuatore… Tua figlia è di gran lunga molto più graziosa! Non le ha reso giustizia! Scusa se sono sincera”.
Un altro utente, riprendendo invece la feroce polemica tra Fedez e Luis Sal, ha commentato ironicamente: “Dopo questo tatuaggio io lo direi all’avvocato. Fa cag..re”. Altri invece, parafrasando una scena del film “Tre uomini e una gamba”, hanno scritto: “Il mio falegname con 30.000 lire lo faceva meglio”.
Insomma è apparso chiaro che il tatuaggio, almeno per quanto riguarda l’estetica, non ha incontrato il favore del popolo social. Tuttavia Fedez, forse anche per porre un freno alle critiche sempre più feroci, in una Storia su Instagram ha replicato: “Amici, non siate cattivi. L’ho voluto io così, poi è la foto che è stramba, il tatuaggio è bello, è la Vitto. È vero, non rispecchia la bellezza di Vittoria, ma rispecchia la sua anima”.